Primo appuntamento 2018 per la maggior parte delle società laziali, con la ventiseiesima edizione della classica Corri per la Befana 2018, ben organizzata dagli amici del Roma Road Runners Club di Patrizio Mancini, la storica società che qualche decade fa era la società laziale più numerosa.
Il primo commento che mi sento di fare è collegato al numero degli atleti classificati. Sono 1627 questa mattina, 1942 nel 2017 e addirittura 2.239 nel 2016. Rispetto a due anni or sono, pur avendo un numero di arrivati sempre consistente, si è verificata una diminuzione di quasi il trenta per cento. Poiché il fenomeno si sta consolidando, ed è in netto contrasto con l’aumentato numero, direi quasi esponenziale, dei podisti che corrono almeno un paio di volte a settimana, la cosa deve farci riflettere. La mia riflessione, del tutto personale, è che alcune scelte della Federazione, in primis quella della Runcard, non abbiano assolutamente favorito quelle che dovrebbero essere le radici più forti della quercia dell’attività podistica nazionale: le associazioni sportive dilettantistiche, le cosi dette società di base.
La classifica per società di questi ultimi tre anni rende la mia riflessione ancora più chiara:
2016: LBM 248 Solidarietà 205 Villa Pamphili 132 Cat Sport 110
2017: LBM 217 Solidarietà 184 Bancari Romani 134 Pamphili 123 Cat Sport 104
- Solidarietà 178 LBM 178 Bancari Romani 138 Pamphili118 Cat Sport 78
Le cinque società sopra citate inseriscono la gara da sempre nel loro campionato sociale, solo nel 2016 non la inserirono i Bancari Romani.
Esaurito questo per me importante preambolo, passo al commento della gara.
Ritiro dei pettorali il Venerdì nell’Ippodromo Capannelle, con la gestione delle iscrizioni da parte di TDS, ma io direi da parte di Michelangelo Campanelli. Quando ci mette le sue mani professionali, le possibilità di errore sono quasi inesistenti, veramente un grande, al quale il nostro mondo podistico e non solo, deve molto.
Nell’Ippodromo con il solito Oronzini e il coach, presenti anche il nuovo collaboratore Paride, che ha fatto recentemente un corso di dialetto romano a Piazza Trilussa risultando vincitore e Marco Ienni ( …mi sei più caro tu di tutte le altre novantanove pecorelle… Vangelo secondo il coach!).
Ritorno in sede con tutte le buste controllate, non ritirando le prime rinunce causa influenza, sempre grazie a Michelangelo.
Questa mattina solita formazione al completo, con apertura del Gazebo da parte del quartetto Oronzini – Leoncini – Lamberti – Paride, raggiunti dalla coppia inossidabile Farina – Arrigoni. Il coach arrivava alle 9 al parco, parcheggiava alle 9.15 su una traversa della Palmiro Togliatti a Km 1,800 dal punto di ritrovo (fonte Presidente Laura che è andata di corsa a riprendere la vettura al termine della sua gara). Arrivavo nel nostro stand alle 9.50 (!) alla folle velocità di 15 minuti al chilometro. Fatta l’importante quadratura, mi trasferivo con sedia da postura per anziano (da martedì prossimo avrò un bastone che aperto avrà un tre piedi con micro sedile dove appoggiare le mie dolenti, a volte, ma preziose terga), a circa 400 metri dall’arrivo, all’interno del parco, dove ho potuto salutare e incitare la maggior parte di voi e per me è stata la soddisfazione più importante delle festività terminate.
Percorso: questa mattina difficile per temperatura calda causa vento di scirocco, contrario dal secondo al quinto chilometro. Non credo al percorso più lungo di duecento metri, per questo riporto i tempi dei primi due uomini di oggi, gli stessi del 2017:
2018: Luca Parisi 31.02 Walter Fauci 31.24 2017: Luca Parisi 31.43 Walter Fauci 31.51
Hanno fatto entrambi una splendida gara con un tempo atmosferico forse meno favorevole dello scorso anno, a questo non mi sento di aggiungere duecento metri, ci sarebbe una differenza di più di un minuto. Complimenti a Luca Parisi, credo grazie alla sua mole di chilometri e di ritmi intensi fatta recentemente come preparazione alla maratona.
Gara sofferta per il nostro campione sociale 2017 Simone Donati, per un problema che lo ha obbligato a inserire una soletta da 0,5 centimetri nella scarpa, alla quale la sua postura deve abituarsi: ventunesimo in 35.15, quarto M 35. Dopo di lui, ventiduesimo assoluto, Marco Indelicato, terzo M 45 35.33. Completava il podio bancario un bravo Piggi Geraldini, ventiseiesimo assoluto, in 35.58, quattordici secondi meglio dello scorso anno.
Soffre l’escursione termica New York – Roma (+30°) Roberto Del Negro 36.32, malgrado ciò più di un minuto meno dello scorso anno, davanti a Francesco Ferrante, in crescita assoluta, partendo da un’ottima velocità di base e da un’anagrafe verde, ottiene 37.14 ( lo scorso anno 40.09 sulla stessa gara!).
Seguivano: Sergio Dina, secondo M 55, uno dei cinque podi di categoria maschile per i Bancari, 37.40 (38.32 nel 2017), un ottimo Angelo Mazzoli 37.43, anche lui nettamente più veloce del 2017, uno splendido rientro quello di Daniele Giannini, non lontano dai suoi tempi migliori 38.18, seguito da Manuel Arrigoni discreto in 38.27, concludeva la nostra top ten maschile Domenico Cocchia, stesse considerazioni di Del Negro, 38.49.
Fa il suo esordio con i Bancari Simone Cucchi, M35 con 38.54, seguito da Riccardo Formai che migliora di quasi cinque minuti il tempo del 2017 su questa gara, correndo in 39.13. Aumenta la qualità della “Colonia del Soratte” dell’Ammiraglio Stefano De Iulis, con Giuseppe Scoccia (nella foto per il sito una testa d’asino (!) 39.34, seguito da Vincenzo Fargione 39.44, dal nostro primatista sociale di mezza maratona Stefano Lutri che comincia a rifare sul serio correndo oltre cinque minuti più forte dello scorso anno, riassaporando l’under quattro minuti al chilometro con 39.57. Dopo di lui Stefano De Iulis leggermente appannato in 40.24, il nostro vice presidente Ignazio Farina 40.35, Stefano Pacciani 41.04, stesso tempo per Elio Fusco e per il pluri maratoneta Fabio Sicari 41.14, bravo Valerio Jorio 41.21, un secondo davanti a Fabio Cittadini e al prossimo sardo Raffaele Renzulli 41.54.
Tre atleti a 42 minuti e oltre: il grande Carlo Cerioni 42.14, Paul Piccard 42.22 e un superbo Andrea Toppano, reduce dal potenziamento casalingo (fa il potenziamento a chilometri “zero”) 42.41.
Sette atleti a 43 minuti: il vate Claudio Leoncini 43.00, il rimesso in forma Paolo Fiore 43.17, Sergio Tagliacozzo 43.25, il bravo Giovanni Polli 43.35, uno dei pochi che ha fatto il best sui 10 chilometri: Marco Eramo 43.40 ( aveva 46.25 sulla Olimpia Eur), Salvatore Russo 43.42 e il Prof Vincenzo Del Borrello, che piacere rivederlo correre a 4.22 in 43.43.
Bentornato a Denguir Mourad 44.09 ( sei minuti di più di quando era dieci chili di meno!), bravi Claudio Nardecchia e Claudio Cardellini 44.16 e 44.19 terzo e quarto della categoria M65.
Splendido Vincenzo Cappadocia, terzo M70 con 46.24.
Due personal best per Emiliano Iannicelli 47.45 ( 48.07 CorriEur 2017) e Michelangelo Staropoli 47.45 (49.00 Pace Emercency 2017).
Caputo Antonio e Phyka Charles Albert primo e secondo categoria wonderfull hairs.
Personal best per Luigi Collaro 48.43 ( 49.41 Corriroma 2017).
Massimo Battisti passato di categoria domina la nuova M75 e corre a 50.46 5.05 al km. a 75 anni è una impresa notevole.
Personale per Giuseppe Paolino 51.08 (aveva 51.48 Best Woman 2017). Best anche per Sebastiano Violante 55.35 (56.10 CorriEur 2017).
Un bentornato affettuosissimo a Vincenzo Gianni che ha fatto il miracolo di tornare a correre dopo averci fatto tremare 64.19, oltre a lui bentornato anche ad Andrea Della Valle 66.07, bravo anche Francesco Maria Pediconi che cerca un nutrizionista in quanto gli zoccoli di cavallo comincia a digerirli con difficoltà e il dolce Marco Verduchi, che se la moglie Teresa Cistaro dovesse iniziare a giocare a curling, lui la seguirà sempre.
Fra le nostre pulzelle due fra le prime dieci assolute: Lumi Lungu settima e seconda F45 40.30 e la dolce Aurelie Bossard ottava assoluta 41.31 seconda F40. Completa il podio societario la nuova tesserata Lucilla Peduto, 44.23.
Quarta l’ottima Loredana Berardinelli 46.36, seguita da: Giulia Faggi 47.16, Simona Cuculi 47.20, la presidente Laura Duchi 47.46, Edwige Nania 48.19, esordio con le Bancarie per Deborah Carai 48.35, conclude la nostra top ten al femminile Rosalba Filippello 50.18.
Migliorano rispetto allo scorso anno sulla “Befana”: Federica Ferrante e Alessia Tomassini 50.45 e 51.14, Lara Da Forno 51.37, Antonella Di Giuseppe 51.37, migliora il suo personale sulla distanza Antonella Grasso 51.45 (aveva 52.55 Bravetta 2017), Sara Belà 51.57, Barbara Izzo 52.15, Stefania Agliata 52.50, Lucia Chinni 52.53, Maria Laura Turco 53.26, Daniela Perna 54,25, Vanessa Racioppi 54,52, bentornata a Lucia Bruno 56.32, la sempre presente Sanda Tanjala 56.45, esordio Bancario per Valeria Barucci 58.55, Elena Bellucci 60.39, Federica Baglioni 61.03, Antonia Catini seconda F 70 (è entrata nella sua categoria Paola Cenni e sarà difficile batterla!) 62.43, Antonia Milone 63.39 seconda F 65, Daniela Gasperoni 68.12, Giovanna Iacovelli 71.00, un affettuoso benvenuto in gara agonistica a Cristina Cicerchia che ha esordito, pacer Matilde Masini, in 71.36 insieme a Matilde, complimenti. Infine la marciatrice Teresa Cistaro che l’inverno si diletta a correre 75.48.
Tre domeniche di fuoco per questo primo mese del 2018: domenica ad Ostia per la quindici chilometri del Trofeo Lidense, poi la Corsa di Miguel e l’ultima domenica di Gennaio la Tre Comuni. Buone gare a tutti.
LUCIANO DUCHI