Bella mattinata all’Ippodromo delle Capannelle, per una gara che meritava, a mio modesto parere, una maggiore attenzione da parte dei nostri atleti, per vari motivi. Quello sociale, quello dello splendido luogo, anche se ha presentato un percorso per vari oltremodo tecnico e insidioso e per le numerose assegnazioni e premiazioni. Come sempre gli assenti se non hanno avuto torto, non hanno neanche avuto ragione.
Partenza pubblicizzata per le nove e invece il programma ufficiale riportava le nove e trenta, un avviso alla nostra responsabile di essere più oculata, magari chiedendo conferme agli organizzatori, in quanto nel programma ufficiale era riportata alle 9.30.
Partenza anche in leggero ritardo con temperatura da ottobre romano caldo.
Passando diverse volte davanti ai nostri occhi ho avuto modo di guardare attentamente diversi nostri atleti, riportando la convinzione che molti di loro, in particolare alcuni del Running Project, hanno già fatto un buon salto di qualità, ma si stanno accingendo a fare il famoso balzo.
Non voglio parlare di singoli atleti, ma l’impegno e l’afflato, che legava i nostri due tecnici presenti, Manuel Arrigoni e Marco Caponeri con i loro allenati, era evidente anche ai più distratti.
Nella dieci chilometri secondo assoluto è risultato un atleta, che fa da mesi fa parte integrante della nostra famiglia, ma che per motivi di tesseramento ancora non può essere tesserato prima di fine anno. Si tratta di Dario Mafrica, 26 anni, medico in attività, che se il coach ci capisce ancora qualcosa, fra poco darà del filo da torcere a molti. Bella lo lotta per la vittoria tra i nostri atleti tra Manuel Arrigoni e Gonzalez Hernandez Bryant, con Domenico Serpella sempre in agguato. Fabio Comina ha tenuto alto l’orgoglio del Sant’Oreste Jazz Runners, mentre Fabrizio Lucidi ha dimostrato che il DNA di papà Massimo, presente al Gazebo, è stato trasmesso. Andrea Montaldi continua a migliorare e Priggione Luca Mattè con un allenamento a settimana continua a fare miracoli. Marco Caponeri e Vincenzo Ciurleo sono le vecchie volpi che guardano sornione, pronte a sbranare il pollo di turno. Luca Corti, Stefano Borsini e Vincenzo Adornetto erano gasati al punto giusto. Mentre Vincenzo Russo era inkazzato nero per la durezza del percorso…ma era allenante…mi sono giustificato.
Fra le donne solita splendida gara di Laura Antico, ma qui stiamo parlando di una fuoriclasse, sesta assoluta e prima SF 55, peccato non fosse presente Alessandra Testa. Buona gara di Nadia Riccardi, terza e premiata di categoria, e day of days per Lucia Cappellato, sul podio Bancario, con una gara perfetta: Maria Laura Turco, Alessandra Baraldo (migliorata nella postura) e Teresa Cistaro le altre tre nostre ragazze.
Tanti altri distintisi anche per il premio di categoria ritirato, nel caso di assenza, dal conte Marco Caponeri.
Dodici coraggiosi GSBRun hanno affrontato i tre giri dei 14,500 km circa del percorso, che si è rivelato anche per loro molto duro. Simona Cuculi, terza SF 45 e Massimi Battisti, secondo SM80 si sono distinti nella distanza lunga.
Domenica prossima alla Cecchignola, in una gara certificata di dieci chilometri, se il tempo ci assisterà, ho motivo di supporre che vedremo cadere molti personal best.
Un caro saluto a tutti.
Luciano Duchi