Arriva la primavera, e prosegue il nostro Campionato Sociale, che oggi fa tappa al quartiere Talenti, quadrante nord est della capitale.

Ed è appunto della Talenti Run che si vuole raccontare, gara, organizzata da S.S.D. Maximo e dall’ASD Talenti Running di Roma, che giunge oggi alla terza edizione.

Come tutti noi ci siamo accorti, entra oggi l’ora legale. E’ vero che si recupera un ora di luce, ma vallo a dire ai podisti che devono svegliarsi un’ora prima per andare a gareggiare.

Alla regola non è sfuggito il sottoscritto.

Il viaggio non esattamente tranquillo. Sul G.R.A. un gran nebbione, sembrava catapultarci in un paesaggio della Brianza. Unito al fatto che il mio navigatore faceva i capricci, morale della favola, ho faticato non poco a raggiungere la location gara. Manco male che parto sempre con una buona mezzora di anticipo!

Il furgone era da poco li. Insieme ai soliti Manuel, Ignazio, Giorgio, e Andrea, è giunto a dare una mano Daniele Cafora.

Vado con Super Igna a prendere i pettorali e le magliette facenti parte del pacco gara  e parte la distribuzione pettorali. Devo dire che nonostante lo spostamento delle lancette in avanti, i nostri atleti si sono presentati in buon anticipo. Nel frattempo, seguito dalla Presidente Laura, arrivava Super Coach Luciano Duchi, al quale cedevo il posto.

Non sono al top della forma, un dannato acciacco alla parte alta del gluteo, non mi consente di allenarmi come il Coach comanda.

Quindi niente riscaldamento e insieme a Massimo Caria, ci rechiamo al di qua dello striscione di partenza, che avviene con puntualità elvetica.

Prima parte è è un lungo biscotto di 1500 metri per due. La prima parte in leggera discesa, subito ho cominciato ad avvertire dolore e ho capito che sarà una gara di sofferenza. Seconda parte del biscotto in ascesa, al termine della quale, ripassando,sotto lo striscione, ci aspetta il Coach con il suo incoraggiante “cinque”. Quindi si affronta la parte più impegnativa, con dei saliscendi, con tendenza a salire, che ci portano al punto più alto della gara, 50 mt slm, intorno ai 4500 metri. Ancora più tranquilli saliscendi ed entramo, poco prima del cartello dei 6 km, al parco. Per fortuna il suolo non presentava difficoltà, che invece aumentavano a me. Quasi alla fine del parco avverto un dolore muscolare alla coscia destra che mi costringe ad alternare il passo alla corsa. Mancano poco più di due km, stringo i denti, ma devo arrivare a traguardo.

Negli ultimi 1500 metri, a leggero passo di corsa, trovo la compagnia di Sandro Curzi, il grande presidente dei Ramarri di Villa Pamphili. Tagliamo il traguardo dopo 68 minuti, credo che sia la mia peggiore prova sui diecimila. Vabbè meglio arrivare tardi che non arrivare per niente, avrebbe detto il grande Vujadin Boskov.

Eccoci ai numeri. 869 arrivati, più del doppio rispetto all’edizione 2022, in una gara ben organizzata da Franco Margutta.

Il podio maschile si concretizza in 10 secondi. Vince con 30,22 Mohamed Zerrad di Atl. Vomano, dopo 2 secondi arriva Mohad Abdikadar, dell’aeronautica militare. Terzo posto per Amaniel Freedom, di Sport Lab, con 30,30.

Più tranquillo l’arrivo della gara femminile. Vince Sara Carnicelli, Atlet. Vaticano con 35,24. Medaglia d’argento per Lucia Mitidieri di Piano ma Arriviamo con 36,27 e bronzo per Paola Salvatori di Roma 83 con 37,20.

La gara di società viene vinta nettamente dalla Podistica con 87 arrivati, seguita da Villa Pamphili con 65 e da LBM con 56.

Vediamo cosa è successo a casa nostra.

Arriviamo quarti con 53 arrivati con due no-show.

Tra gli uomini primeggia Antonio Marracino con 35,06 seguito da Fabiano Galassi con 36,05 e da Fabio Erobusti con 36,19.

Tra le ragazze, solo 8 in lizza, vince come da pronostico Giulia Pranteda, che impiegando 40,55 fa suo il primo posto di categoria. Seconda Laura Antico con 44,01 e terza Alessandra Testa con 45,44.

Di seguito leggete la classifica completa del GSBrun con la segnalazione del Best conseguito e del premio di Categoria.

Come sempre ricordiamo, ove mai c’è ne fosse bisogno, che per partecipare al nostro campionato

sociale, ed essere inserito nelle relative classifiche, bisogna avere l’iscrizione completa, ovvero

quella che da diritto all’uso del Gazebo durante le gare e ai servizi di segreteria.

All’arrivo al Gazebo c’è ne era di roba da mangiare: il panettone di Luciano, la ben nota crostata di

Manuel e un buon dolce di Lucia Cappellato. Morale della favola, le calorie bruciate in gara  sono

subito rimpiazzate. E mangiando mangiando i soliti commenti sulla gara appena finita e qualche

pensiero sulla gara della prossima domenica, quella delle Palme.

E si  correrà la “Run For Autism” gara nella quale lo sport diventa un motivo di solidarietà.

Dovremo essere in tanti.

Forza GSBrun, Alè!

Paolo Fedele