Oggi si è corsa la Maratonina dei Tre Comuni.
Una gara nata sei anni dopo la RomaOstia, che tralaltro commento nei quattro libri che ho scritto (il quarto è praticamente in stampa), ha visto oggi svolgersi la sua edizione n° 43 e questo numero è sufficiente, oltre al suo albo d’oro e ai suoi protagonisti, a renderla una gara storica, non solo della nostra Regione, ma anche della storia atletica delle corse su strada italiche.
Qualcosa, che mi sfugge e che non tento neanche di analizzare, sta accedendo nella gara organizzata dall’amico organizzatore, bravo e competente come Massimo Gay.
Per dare un’idea di ciò che sto analizzando voglio riportare i classificati delle edizioni dal 2006 ad oggi:
2006: 1.417 2007: 1.685 2008: 1.787 2009: 1.798 2010: 1.936 2011: 1.976
2012: 2.121 2013: 2.014 2014: 2.151 2015: 2.029 2016: 2.296 2017: 1.955
2018: 1.635 2019: 1.645 2020: 1.381 2022: 377 2023: 864.
Esclusa l’estemporanea gara del 2022, svoltasi il 22 maggio, il calo esponenziale delle ultime tre edizioni è evidente. Colpa anche della pandemia? Sicuramente. Ma dopo i dati confortanti delle gare romane, dalla We Run Rome alla Corsa di Miguel di domenica scorsa, sono certo che Massimo si attendesse più iscritti ad una gara che, per storia e tradizione, non ha molte rivali.
Sulla manifestazione ha scritto il solito analitico articolo il grande Paolo Fedele, mentre non posso che ringraziare, nella mia veste di direttore tecnico dei Bancari il trio: Vicepresidente Ignazio Farina, Enzo Frazzini e Giorgio Lamberti, che con il nostro furgone (ritrovo ore 06), erano alle 7 a Civita Castellana con il Gazebo approntato, preceduti da Paolo Fedele. Se non fosse per loro e per pochi altri, non potremmo assolutamente organizzare trasferte così impegnative. Posso solo dire che alle 14, mentre stavo mangiando, il caro e bravissimo veterano Giorgio Lamberti ha chiamato mia moglie Rita, dicendole che era con il Furgone davanti al nostro magazzino, su Via Pian Due Torri, dove un veicolo era parcheggiato davanti all’ingresso, dove all’interno questa mattina, oserei dire questa notte, Lamberti aveva lasciato la sua vettura e preso il Furgone, per andare successivamente a prelevare il duo Farina-Frazzini. Ebbene la soluzione per Giorgio è stata: andare a casa con il furgone e tornare domani mattina a parcheggiarlo nel nostro magazzino, riprendendo la sua autovettura. Che dire? Non lo so, sinceramente. Super grazie a Giorgio.
Un’ ultima considerazione ho visto molti risultati interessanti nella gara, realizzati dai nostri atleti, vorrei citarne uno, che credetemi mi ha incredibilmente sorpreso: quello di Enzo Frazzini, del 25 luglio 1955, 67 anni finiti, 68 di millesimo. Enzo ha una struttura assolutamente da velocista e qualche anno fa ha gareggiato sulle distanze brevi su pista, risultando uno dei migliori master regionali nella sua categoria (allora M60). Successivamente qualche infortunio lo ha stoppato, non permettendogli di emulare le gesta di Usain Bolt (Jacobs ancora non si era rivelato). Enzo non si allena sistematicamente, spesso fa qualche chilometro, più per smaltire i “Bombardini” e le bottiglie di spumante aperte con la spada (giuro l’ho visto farlo), che per prepararsi ad una gara. Questa mattina ha corso la Tre Comuni in meno di due ore, facendo un chilometro in discesa con il tempo cronometrato di 3.02, precedendo sul traguardo Fabrizio Abate e Paolo Galasso (quest’ultimo in partenza fra un mese per il paese del Sol Levante, per partecipare alla Tokio Marathon). Con Manuel Arrigoni commentavano la sua impresa e non potevamo che dire, quanto fosse sorprendente il caro e forte Enzo.
CORSA DEL RICORDO
Domenica prossima si correrà, nel quartiere Giuliano-Dalmata su Via Laurentina, la decima edizione della “Corsa del Ricordo”, una gara la cui organizzazione tecnica, come nella Race for the cure di Roma, è affidata la G.S. Bancari Romani. A parte coloro che saranno impegnati nell’organizzazione, invito caldamente tutti i nostri atleti a partecipare a questa 10 chilometri, che farà una parte del percorso all’interno della Città Militare della Cecchignola.
La domenica successiva il 12 febbraio, giorno delle elezioni Regionali, si correrà a Fregene, dove ho verificato che attualmente gli iscritti alla 30 Km (precisi 30 Km, non è una distanza capestro!) sono più numerosi di coloro che partecipano alla gara sui Km 21,125 (!), avete letto bene 21 chilometri e 125 metri, corrispondenti alla distanza che per sette metri, consente l’elusione della tassa per l’inserimento obbligatorio, come “Gara Nazionale”, l’obbligatorietà della misurazione del percorso da parte dei Giudici specializzati, con pagamento della tassa di OMOLOGAZIONE e infine il famoso Euro per ogni atleta classificato. Ebbene la distanza classica della “Mezza Maratona” come sanno anche i neofiti è Km. 21,0975, poiché la misurazione viene ritenuta valida se non differisce dalla distanza classica di “un metro al chilometro” sia in diminutio che in aumentatio, la gara sarebbe omologabile anche se fosse lunga Km. 21,097 + 21 metri= Km. 21,117, fortunatamente a Fregene si correrà otto metri di più e tutti saranno felici e contenti. Non sarà una gara sulla mezza maratona, ma sui Km. 21,125! “Così è (se vi pare)” titolava il grande Luigi Pirandello una delle sue opere.