Corriamo al tiburtino – la ventesima

Ho sempre invocato, nei casi di cattive condizioni meteo, il Dio dei Podisti, senza però attribuirgli un nome. Ebbene dopo studi, fatti in collaborazione con Google, ho scoperto chi è il santo Protettore e Patrono dei Podisti: San Donnino da Fidenza. Era un soldato romano poi convertito al cristianesimo e per questo sottoposto al martirio. Sul sito c’è scritto che il santo protegge i Top Runner e non solo. Quindi anche me, visto che appartengo alla categoria “non solo”.

Questo per dire che San Donnino oggi ha ottenuto il Best. Ci ha fatto correre una gara asciutta, quando nessuno, nemmeno fra i più inguaribili ottimisti, pensava potesse accadere.

Per la cronaca il Patrono di tutti gli sportivi è san Cristofaro

In questi giorni i siti di meteorologia sono stati consultati in quantità industriali, dagli organizzatori della gara e dai podisti. E le risposte erano quanto meno raccapriccianti: tuoni, fulmini e saette. Del resto bastava vedere cosa è successo in questi ultimi giorni nella nostra regione,  e a Civitavecchia e dintorni la pioggia, di danni, ne ha fatti.

Se poi aggiungiamo che stamane mi arriva la segnalazione che treno e metro, i miei mezzi di trasporto per raggiungere la location gara di via Mozart, camminano a passo ridotto.

Ma io parto, male che va, faccio colazione a Roma.

All’arrivo trovo il Gazebo bello è disposto e situato, come sempre, al “mejo posto”.

Sarò noioso, ma mai come questa volta dobbiamo ringraziare i nostri angeli custodi che ci mettono nelle migliori condizioni per gareggiare: Alex Oronzini, Claudio Leoncini, Manuel Arrigoni e Ignazio Farina. Prima delle sette già erano lì. Grazie amici miei, grazie di cuore. La foto a corredo dell’articolo vi immortala in piena azione.

Il tempo di prendere un caffè e di salutare il Patron della gara, Samuele Di Giammartino, che con grande passione e professionalità, organizza la gara.

Cosa indossiamo? Il cielo grigio suggeriva di mettere addosso il fratino, ma il vedere qualcuno con la sola canotta sociale, mi ha fatto cambiare idea. È posto come il cacio sui maccheroni, un ampio sottoscala, in molti ne approfittiamo per metterci in assetto gara.

Partenza: solite sgomitate e per me inizio troppo veloce. Primi tre km intorno ai cinque e so che questa scelta mi costerà cara. Il percorso, anche se prevede diverse curve,  è abbastanza veloce. C’è da evitare le pozzanghere, che si formano grazie alle buche di cui Roma Capitale è abbastanza fornita.

 L’unica vera asperità la troviamo nella seconda parte del lungo biscotto dalle parti di Viale Togliatti. Durante la salita si è visto un timido sole fare capolino, suscitando la meraviglia dei corridori.

Se per la prima parte della gara ho tenuto botta, durante la seconda dolori ai talloni, partenza veloce, mi hanno costretto a rallentare. Se poi aggiungiamo che per vari motivi in queste due settimane ho corso si e no 15 km, il quadro della situazione è chiaro.

Comunque finisco con un dignitoso 54,22, tre minuti in meno rispetto allo scorso anno. Bisogna sempre cercare qualche spunto positivo.

 Veniamo ai numeri. 1078 arrivati, in linea con i numeri dell’edizione 2018. Ma un anno fa c’era il sole, mentre le previsioni meteo per questa domenica, hanno scoraggiato parecchi atleti da prendere parte alla gara

Vince Freedom Amaniel del Forum Sport con 30,58; Roman Prodius di LBM si aggiudica l’argento con 31,37 e bronzo a Umberto Persi, Atl. Monterotondo, con 31,48.

Scontata la vittoria di Sofia Yaremchuk, Acsi Atletica con 35,03. A debita distanza arriva Sara Carnicelli del Atl. Vaticana con 37,30 e ancor più lontana Paola Giacomozzi, Old Star Ostia, con 40,03.

La classifica a squadre è un copia e incolla di quella di un anno fa: primi i padroni di casa di Cat Sport con 130 arrivati, seconda la Podistica Solidarietà con 95 e il GSBRun con 86 arrivati. Lo scorso anno le tre citate squadre avevano classificato un maggior numero di podisti.

E veniamo ai fatti di casa nostra.

8 no show e due coraggiosi new entry che hanno scommesso su una gara asciutta.

Nick “the Quick” Cardellini si piazza sul podio alto con 35,10 seguito da Marco Indelicato con 35,31. Per loro primato nelle rispettive categorie. Parte bassa del podio per Roberto De Pasquali, il suo 36,23 gli vale il 2° di categoria alle spalle di “the Quick”.

Seguono: Manuel Arrigoni 37.36; Alberto Mittoni 37.51; Stefano Cinà 38,20; Marco Caponeri  38,46; Angelo Mazzoli 39,15; Roberto Viani 39,26; chiude la Top Ten Andrea Cocciolo con 39,39.

Dalla 11 esima:  G.Luigi D’Alfonso 39,54; Alex Celli 40,25; Riccardo Formai 40,28; Claudio Leoncini 40,40; Daniele Giannini 40,41; Lorenzo Patrizi 41,03 e new best per lui; Stefano De Julis 41,37; Ignazio Stefano Farina 41,59; Luca M. Parisi 42,36 e Marco Lo Calzo 42,40.

New  best anche per Giuseppe Ricci con 43,20, mentre sono andati a premi di categoria D’Alfonso, Castellana, e Massimo Battisti, lui 1° M75. Chapeau!

 Le nostre ragazze, non molte per la verità.

Il crono di 44,17 vale l’oro per Loredana Berardinelli; argento a Valentina La Manna con 44,20 e bronzo a Giulia Faggi con 48,02.

Seguono: Stefania Agliata 49,24; Paola Panuccio 49,47; Lucia Chinni 50,07; Valentina Smolyar 50,29; Alessia Tomassini 50,33; Maria Felicetti 52,09; Laura Turco 54,05; Sara Belà 55,43; Matilde Masini 58,22; Valeria Barucci 61,38; Cristina Cicerchia 63,45; Dorina Cilidariu 76,54 e dulcis in fundo Alessandra Pollastri 77,48.

Vincono premi di categoria La Manna, Berardinelli, Panuccio e Chinni. Brave a tutte e sedici.

 Lo so il Coach mi ricorda “MDM” (magna di meno), il mio dietologo se domani alla visita non porto concreti risultati, mi stacca le orecchie, ma non c’è l’ho fatta, resisto a tutto tranne alle tentazioni, come diceva Oscar Wilde, quella fetta di pane con la mortazza, che campeggiava al tavolo del ristoro, mi chiamava e per educazione ho risposto e me la sono magnata. Solo quella però, giuro.

Si approfitta del sottoscala di cui prima per cercare di assumere sembianze umane, poi rapido saluto a tutti gli amici e via verso la metro e poi Stazione Ostiense. Per fortuna, malgrado tutte le intemperie, il treno portava pochi minuti di ritardo.

In viaggio incomincio a buttare giù qualcosa per scrivere l’articolo.

Per me costituisce una piacevole “fatica” scrivere il comunicato, ma la cosa richiede tempo e quasi sempre sacrifico la giusta pennichella post pranzo, per scrivere.

 

Ormai il campionato sociale è agli sgoccioli. Le ultime due prove stabiliranno le gerarchie in classifica generale.

Domenica prossima riposo, ma il primo giorno di dicembre c’è la Best Woman, terza gara a Fiumicino nel giro di tre mesi. I podisti della mia città sono molto invidiosi per questo.

Ringraziando ancora San Donnino che ci ha fatto correre senza bagnarci, chiudo l’articolo.

Forza GSBrun, Alè                                                                 

 

Paolo Fedele

flickr
youtube
instagram
facebook