Nella nostra regione sono poche le gare che possono vantare una longeva età.

Il primo pensiero va alla Roma Ostia, che il 3 marzo del prossimo anno compie 49 anni, sarebbero stati 50 senza la pandemia

Mi viene anche da pensare alla Tre Comuni, gara regina dell’inverno che a fine gennaio festeggerà il quarantaquattresimo compleanno.

43 sono anche, con questa di oggi , le edizioni della Natalina, gara che si corre nella ridente cittadina di Monterotondo, nota anche per una famosa battaglia vinta da Garibaldi nell’ottobre del 1867. Pillole di storia che ci riportano ai bei tempi della scuola.

Fino al 2016 la gara si è effettuata nella settimana tra Natale e Capodanno. Dall’anno successivo si è svolto sempre l’otto dicembre, indipendentemente dal giorno della settimana.

Dalla scorsa edizione la gara è anche Memorial Paolo Roghi e Andrea Falcioni, due personaggi che hanno dato lustro allo sport a Monterotondo.

Quando si corre durante la stagione fredda nell’entroterra laziale, c’è sempre il rischio di trovare “maletiempo”. A essere sinceri quando poco prima delle sei sono partito, non avevo questo timore, la temperatura era sugli otto gradi.

Durante la marcia di avvicinamento i gradi calavano minacciosamente.

Nebbia sul GRA e ancor più sulla via Salaria. Meno male che la signorina del navigatore GPS, mi ha dato le giuste dritte.

In largo anticipo trovo super Ignazio Stefano Farina, intento a iniziare lo scarico del materiale dal vetusto furgone sociale.

Ci raggiunge Domenico Serpella e insieme montiamo il Gazebo, sopra il quale svettava la bandiera del GSBRun.

Molto gradita e cortesemente squisita è stata l’accoglienza da parte degli organizzatori.

Il presidente dell’Atletica Monterotondo, Francesco Mirandi ci ha omaggiato di tre buoni per consumare la colazione.

Fa un freddo becco e l’umidità non tende ad attenuarsi.

Ritiriamo in loco i pettorali

Super Ignazio alla contabilità, il vostro scriba a consegnare i pettorali e Domenico pronto a dare il suo contributo.

Arrivano alla spicciolata i nostri atleti e la distribuzione dei pettorali avviene senza intoppi.

Come prassi si presentano last minute la coppia Smolyar- Maurizi.

Si chiude il Gazebo e via verso il gonfiabile.

Il percorso è sostanzialmente cambiato rispetto a quello degli anni precedenti, leggermente più lungo, ma decisamente più veloce. Le salite non sono lunghe e neanche faticose da affrontare. Per inciso la distanza effettiva di gara ha superato i km 10,100.

In questo periodo sto correndo poco, il tallone riprende a dare fastidi, ma la prima meta di gara, riesco a tenere. Verso il sesto km è stato duro arrivare al traguardo.

La parte più bella del percorso, quella con vista sul monte Soratte, caro al nostro Stefano De Julis, che dell’altipiano è il king incontrastato, lo scorso anno si correva in salita. In questa edizione si è percorso in parte in discesa. Impossibile vedere il Soratte, in quanto ammantato dalla nebbia.

Non mollo e ringrazio tutti i podisti che mi sorpassavano per gli incoraggiamenti ricevuti.

Corro gli ultimi trecento metri sulla pista dello Stadio Fausto Cecconi con gioia e l’arrivo è salutato dallo speaker ufficiale, Roberto De Benedittis.

Subito tè caldo nello stomaco e ghiaccio sul tallone, a limitare, per quanto possibile, il dolore.

Ecco i numeri

Arrivati 382, 313 uomini e 69 donne. Nel 2022 i classificati erano stati 427.

Di sicuro l’inizio, quest’oggi, del ponte dell’Immacolata, ha incoraggiato molti podisti, ad andarsene in vacanza

Vince la 43° edizione della Natalina Tommaso Toppi dell’Atl. Rieti Andrea Milardi, che taglia il traguardo fermando il crono a 31’57”. Non molto dopo sopraggiunge Mohamed Zerad, Atl. Vomano, 32’22” per lui. Chiude la terna Edoardo Del Carlo, di Atl. Versilia con 33’09”.

Fra le donne si impone Aurora Ermini, di Atl. Leggera Lazio, con 37’41”. Argento per la inossidabile Paola Salvatori, di Roma 83, con 38’05”, e bronzo a Isabella Papa, allenata dal mio amico Claudio Ubaldi. Tempo per lei 38’10”

Classifica di società.

Con largo margine si aggiudica il primo posto Atle. Monterotondo, team organizzatore dell’evento, con 57 arrivati.

Al secondo posto si piazza il GSBRun con 38 e al terzo gli Amatori Villa Pamphili con 36.

Parliamo ora del nostro gruppo.

Dicevamo 38 arrivati comprese 7 donne. Nessun “no show” e 1 “new entry”.

Tra i maschi, come da pronostico, vince Fabrizio Baldini che si porta a casa anche il 1° premio cat. m50. Tra le ragazze primeggia Laura Milanese e anche per lei primo posto di categoria F45.

Più avanti la classifica con i best e i classificati di categoria. Venivano premiati i primi otto delle rispettive categorie.

Faccio notare che l’immenso Massimo Battisti, M80, è arrivato secondo nel suo gruppo che comprendeva anche gli M75.

Nonostante la distanza fosse di poco più lunga dei 10000 metri, sono stati ottenuti 3 Best

Ecco la classifica in dettaglio

Gran folla intorno ai tavoli del ristoro.

Perseguo il dogma “MDM” (magna di meno), e mi limito a guardare.

Preso atto dei tanti premi di categoria ottenuti dai nostri atleti, si comincia a impacchettare il Gazebo, riponendolo nel furgone.

Il week end podistico continua domenica con i nostri podisti impegnati in tre gare.

A Fiumicino nella doppia distanza dei dieci e ventuno km.

Nel quartiere di Tor Tre Teste, il circuito: Corri per il Verde vive la quarta e ultima puntata.

Ci sarà il nostro vicepresidente Ignazio Stefano Farina, che gestirà come per le prime tre prove il gruppo dei Bancari, giovani e assoluti.

Altri atleti targati GSBRun saranno di scena alla Maratona di Reggio Emilia.

Purtroppo, non sarà presente il nostro Mauro Aureli. Al “Comandante” i nostri auguri per una pronta guarigione.

Forza GSBRun, Alè!

Paolo Fedele