Partecipare alle gare nei mesi estivi è di gran lunga utile, è un modo per rompere la monotonia degli allenamenti, e poi, come dice il nostro Direttore Tecnico Luciano Duchi, correre con il pettorale sulla canotta, da più stimoli.
Mi piace ricordare che fino al 2011, l’organizzazione tecnica di questa gara era affidata al nostro gruppo e nell’edizione del 2009 si è toccato il maggior numero di arrivati, 642. Altri tempi
Non volevo prendere parte a questa gara, ma dopo aver stilato la scheda tecnica, mi è venuta la voglia di correrla.
Dovendo raccogliere e poi distribuire i pettorali della mia squadra, parto nel primo pomeriggio, per essere presto al ritrovo di piazza Cesare Leonelli e magari trovare un agevole parcheggio per la mia Oscar Mobile.
Arrivo con largo anticipo e ho trovato il parcheggio grazie e soprattutto all’ aiuto di Roberto Cesetti, deus ex machina di questa Vallelunga Race, che mi ha fatto posizionare l’auto nei pressi della postazione bancaria.
Prendo pacchi gara, bottiglia di rosso e pettorali e comincio la distribuzione.
Ringrazio Aurora, la dolce figliola di Roberto Cesetti, che mi aiuta a collocare il pettorale alla mia canotta
Arriva il nostro Direttore Tecnico Luciano Duchi, insieme a Susan e Sergio Pugliese.
La prima si occuperà delle foto, il secondo a correre la gara, anche se il giorno prima il suo ginocchio aveva avuto una non piacevole discussione con lo spigolo del tavolo.
Ma il nostro Sergio non si lascia intimidire da queste inezie.
Luciano mi aiuta a consegnare i pettorali e a curare, alla grande, le pubbliche relazioni.
Buon ultimo a ritirare il suo pettorale è il nostro Poeta, Sandro Giambra, la sua simpatia fa parte del suo DNA.
Sembrava dovesse piovere e invece un fresco venticello, proveniente dai quadranti settentrionali, ci rendeva la vita più facile
Comincio le operazioni di riscaldamento lungo Corso V.Emanuele.
Per l’occasione sfoggio le nuove Hoka Clifton 9, fornite dal mio amico Bruno Buzzi, e per non farmi mancare niente anche calzini nuovi di zecca.
Consentitemi di tornare indietro di almeno trenta anni fa, quando mi accanivo nel tentare di mandare dall’altra parte della rete una pallina gialla, con la racchetta da tennis. Ebbene in occasione di un torneo, indossavo sempre un completino nuovo. Purtroppo la “cosa” non intimoriva l’avversario di turno e prendevo solenni bastonate.
C’è voluto qualche anno, e tante lezioni sul rovescio in top, per passare al secondo turno.
Ma questa è storia del secolo scorso, quando avevo capelli in testa ed erano pure castani.
In sede di presentazione della gara, avevo descritto il percorso nella scheda tecnica. Dalle informazione ricevute, scrivevo che l’ultima tratto di salita era estremamente duro.
Prima della partenza, il nostro Marco Indelicato, che non è uno che si mette paura, ci diceva che la salita non era estremamente dura, ma molto di più.
Pazienza, ormai siamo in ballo e balliamo.
Partenza puntuale da Corso V.Emanuele.
Primi tratti in saliscendi e poi decisa discesa in direzione Autodromo di Vallelunga.
Curiosamente, a cavallo del 2° km, si forma un quintetto di podisti Bancari non di primo pelo: Battisti, D’Alò, Lobrace, il vs scriba e Pugliese, che sarà il primo ad entrare nel circuito automobilistico. Sfruttando il DRS, diavoleria che utilizzano i piloti di Formula Uno per effettuare i sorpassi, sopravanzo i miei compagni di squadra ed esco per primo dall’autodromo, dove è situato il primo ristoro. Bevo e verso altra acqua in testa.
Comincia il tratto in sterrato su una strada che altro non è che la storica Via Francigena, o se preferite via Romea, strada dichiarata nel 1994 “ Itinerario Culturale Europeo” fonte Wikipedia.
Un primo tratto in discesa e due decisi strappi. Affronto questo tratto con molta cautela, ancora fresco il ricordo della caduta nei pressi del traguardo della gara del Tuscolo.
Si corre pensando, con evidente timore, alla salita finale.
Che si presenta puntuale nei pressi del km. n° 9.
Non riuscivo neanche a immaginare di correrlo quel tratto in ascesa. Un autentico muro.
Vedendo, con piacere le prime case, intuisco che le sofferenze stanno per finire, mi disseto a una fontanella e riprendo a correre. Scambio il “cinque” con il Coach, sapientemente posizionato all’inizio del rettilineo finale, anche quello in leggera salita, e mi avvio sorridente, e guardando dove mettere i piedi, all’agognato traguardo.
Ho corso questa gara nel 2010 e 2011. Il percorso di ritorno non presentava le difficoltà di questa edizione. Molto più facile e soprattutto avevo 13 anni in meno.
I numeri della gara.
210 gli arrivati, comprese 42 donne. Più che raddoppiati il numero degli arrivati rispetto al 2022, quando a tagliare il traguardo furono appena 96 podisti. Buon segno che lascia sperare in un futuro migliore.
Vince la gara, come pronosticato da Luciano Duchi, Domenico Liberatore (Podistica Solidarietà) che ferma il crono a 34:09. Passano appena sei secondi e Daniele Attanasio (Amatori Villa Pamphili) si aggiudica la piazza d’onore. Medaglia di bronzo per Adolfo Macolino (ASD Etrusca) con 34:39.
Tra le donne si impone, senza difficoltà, Isabella Papa porta colori della Tirreno Atletica Civitavecchia del presidente Claudio Ubaldi. Crono per lei 42:43.
A debita distanza si piazza seconda Federica Corinaldesi ( Villa Pamphili) in 48:06. Parte bassa del podio per Ionela Carmen Scoponi con 48:28.
Le premiazioni si sono svolte in piazza, all’interno di un ring che sarà teatro, successivamente di un incontro di pugilato.
Tre squadre arrivate con 19 podisti arrivati. Tenuto conto dei tempi conseguiti, prima si è classificata la Podistica Casalotti, seconda GSBR e terza la Podistica Veio.
Veniamo ai fatti del GSBR.
19 arrivati, tutti uomini e nessun “no show”
Di seguito potete leggere la classifica. Voglio segnalare il primo posto di categoria per Marco Indelicato e menzione d’onore per Massimo Battisti primo categ. M80.
Diversi podisti della nostra squadra, diciamo diversamente giovani, hanno conseguito premi di categoria.
POSIZ | NOMINATIVO | REAL TIME | PREMIATI DI CAT. |
1 | INDELICATO MARCO | 00:38:34 | 1° cat M50 |
2 | DIMITRACI DAVIDE | 00:39:18 | |
3 | BALDINI FABRIZIO | 00:40:52 | 3° cat M50 |
4 | RUGGIERO GIOVANNI | 00:42:43 | |
5 | MAURIELLO MICHELE | 00:43:36 | |
6 | CIURLEO VINCENZO | 00:43:48 | |
7 | BORSINI STEFANO | 00:46:45 | 2° cat. M60 |
8 | ANDRIAN ALBERTO | 00:47:48 | |
9 | VICARINI GIAN FILIPPO | 00:48:45 | 4° cat. M60 |
10 | GIAMBRA SANDRO | 00:49:30 | 5° cat. M60 |
11 | CASTELLANA LEONE | 00:50:25 | 4° cat. M70 |
12 | PALMUCCI RICCARDO | 00:51:42 | |
13 | D’ALO’ GIANCARLO | 00:59:16 | 3° cat. M65 |
14 | LOBRACE GAETANO | 00:59:59 | 5° cat. M65 |
15 | BATTISTI MASSIMO | 01:01:05 | 1° cat. M80 |
16 | VERGNANI MARCELLO | 01:01:37 | |
17 | PUGLIESE SERGIO | 01:02:33 | |
18 | FEDELE PAOLO | 01:04:34 | |
19 | GIANNI VINCENZO | 01:11:20 |
Finisce la gara è a Campagnano si respira aria di sana festa paesana.
Lungo il corso viene cucinato la “qualunque”. Mi limito a mangiare un po’ di focaccia e a bere tanta acqua.
Viene il momento di tornare a casa, con qualche difficoltà, riesco a trovare la strada per uscire dal paese e in compagnia della musica del mio amato Pino Daniele, raggiungo Civitavecchia.
Ci saranno altre gare che ci accompagneranno questa estate 2023.
Gare che hanno nel loro DNA le salite.
Ma a noi, podisti del GSBR, le salite non fanno paura!
Ciao amici del GSBR, Alè!
Paolo Fedele