Mentre i top atleti mondiali gareggiano nelle competizioni della Golden League: Doha, Rabat, Golden Gala a Firenze, o nei meeting di grande spessore tecnico come Hengelo e altri. VOI, atleti assoluti (pochi) e Master da 35 anni in su (tantissimi), avete già fatto il vostro dovere agonistico, molti prendendo parte al trofeo sociale, che dal giorno dell’Epifania, 6 gennaio 2023, alla Cronoscalata del Tuscolo, di Domenica 28 maggio 2023, ha previsto:
- 16 gare valide per la classifica di Quantità a Qualità
- Ulteriori sette gare valide solo per la classifica di sola Quantità, alcune anche coincidenti.
- Classifica “collaboratori” che ad ogni appuntamento agonistico da un punto a chi collabora, sia arrivando con il Gazebo, sia nella distribuzione dei pettorali e del pacco-gara, sia nella onerosa operazione di smontaggio del Gazebo e ricarica di tutto il materiale sull’ormai vetusto Furgone Sociale. Il punto ovviamente non discrimina coloro che si prendono le maggiori responsabilità, rispetto agli altri che manifestano nell’apertura e nella chiusura del Gazebo, la loro attività collaborativa, assolutamente volontaria e benemerita. Ovviamente nelle premiazioni sociali, sarà tenuta in dovuta considerazione anche questa classifica.
Nell’ultima riunione della “Commissione Calendario” effettuata in sede, composta da Laura Duchi, Ignazio Farina, Claudio Leoncini, Manuel Arrigoni, Marco Caponeri, Roberto Del Negro, Paolo Galasso, Paolo Fedele e Luciano Duchi, tutti presenti, è stato compilato il calendario della seconda parte della stagione 2023, che comprende altre 11 fare di Quantità e Qualità. In modo di dare a tantissimi di effettuare le 12 gare necessarie per entrare nella graduatoria ufficiale dei premiati.
Ad oggi un solo atleta ha disputato tutte e 16 le gare di qualità-quantità ed è Armando De Sossi che ne ha all’attivo 16 ed ha già potuto operare 4 scarti, eliminando i punteggi più bassi. A 15 gare troviamo: Antonio Mascaro, Porcelli Alfredo e Lobrace Gaetano fra gli uomini e Turco Maria Laura fra le donne, che hanno operato già tre scarti.
Ad oggi 14 uomini e tre donne hanno già fatto le 12 gare previste dal Trofeo Sociale 2023.
La classifica di Quantità, alla quale viene destinato il 60% delle Entrate ottenute dai premi sociali realizzati nel corso dell’anno, ha già ben 28 atleti che hanno superato le forche caudine di “Quota Dodici” e siamo fiduciosi di poter arrivare a quota cento entro l’ultima gara dell’anno, la “We Run Rome” del 31.12.2023.
Fatte queste premesse, dato che nessun nostro atleta parteciperà ai maggiori Meeting Estivi, né tampoco ai Mondiali di Atletica a Budapest, in programma dal 19 al 27 agosto, parliamo di preparazione per il centinaio di atleti iscritti al Running Project Luciano Duchi.
A metà del mese di Giugno ci saranno gli esami di un oneroso corso da Tecnico FIDAL, frequentato positivamente da mesi da tre miei affettuosi pupilli e da una giovanissima atleta del GSBRun, che sono sicuro faranno vedere quello che valgono, in termini di preparazione tecnica collegata all’atletica leggera in generale e alla corsa in particolare: Manuel Arrigoni, Nick Cardellini, Milena Di Tolla e Paolo Galasso, in rigido ordine alfabetico. Vi giunga un affettuoso, sincero e particolare augurio, che vi premi per i tanti sacrifici in termini di spostamenti logistici e frequenze che state facendo da un quadrimestre.
Ora passiamo alla preparazione.
Ad iniziare da Domenica 11 Giugno, propongo di iniziare le proverbiali 6 settimane di “CAPILLARIZZAZIONE” CHE TERMINERANNO IL 23 LUGLIO 2023.
Chi ha in programma una maratona, per la quale necessitano le 12 settimane di preparazione (la Maratona di Berlino è a nove settimane dal 23 luglio, per le altre vanno bene le sei settimane per chi ha appuntamenti maratona dopo il 15 ottobre 2023, credo tutti a quasi.
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Esclusi gli stakanovisti non vi consiglio nel periodo di riposo e rigenerazione di andare oltre le cinque sedute, solo chi ha in programma maratona autunnali e gli stakanovisti, potranno allenarsi sette volte, o magari fare qualche giorno il bi-giornaliero, alternando un lavoro lento ad un lavoro o più intenso o di salite o di potenziamento.
Prima di iniziare volevo far leggere ai nuovi “pupilli” e ricordare ai vecchi quello che scrissi una stagione passata (2018) dopo la prima settimana di capillarizzazione, che ho trovato molto interessante,
“Questa settimana è iniziata la prima delle sei settimane di capillarizzazione. Prima di riportarvi la programmazione che vi avevo spedito, volevo farvi alcune precisazioni, prendendo spunto anche da alcune mail che qualcuno di voi mi ha mandato. Per me queste settimane hanno principalmente lo scopo di parzialmente recuperare lo stress e le tossine dei primi cinque mesi di allenamenti impegnativi e di gare (dal giorno dell’Epifania a fine Maggio). Normalmente la mia filosofia di allenamento è: programmare due sedute intense settimanali, che spesso si concretizzano nella sedute di ripetute del martedì e quella della gara, di norma la domenica. Nelle altre sedute, raramente assegno lavori impegnativi, ma raccomando sempre la quantità settimanale di chilometri ad andatura tranquilla da percorrere. So benissimo che lavori più impegnativi, nella maggior parte dei casi, se sopportati e metabolizzati, danno risultati cronometrici migliori. Talvolta però portano all’infortunio, al super allenamento e allo stress da prestazione. I migliori atleti al mondo, specialmente Keniani, si allenano tre volte al giorno: la mattina prestissimo, a metà mattinata e il pomeriggio, ma difficilmente superano i duecento chilometri a settimana. Se pensate che analoghi chilometri li sosteneva Andrea Moccia da M50, facendo un’unica seduta giornaliera, capirete che non sono tantissimi. Nei primi anni Settanta quando scoppiò il “marathon fever” c’erano atleti, come l’australiano Derek Clayton che facevano più di 300 chilometri a settimana, con lunghissimi di 60 chilometri degni del miglior Calcaterra. Poi si capì che tanti chilometri assolutamente non servivano, se si preparava al massimo la maratona. Ma allora qual è la differenza? Le varie sedute degli élite runners sono quasi sempre tirate e quando loro escono in gruppo le stesse spesso si trasformano in piccole gare. Come fanno a sopportare questi ritmi? Gli amici del corno d’Africa hanno i seguenti parametri: sono super dotati, sono quasi sempre più vicini ai 20 che ai 30 anni, pesano mediamente 15/20 chili meno dell’altezza (1,75 x 55-60 Kg), hanno camminato scalzi perlomeno i primi dodici anni della loro vita, hanno motivazioni speciali perché se riescono ad andar forte hanno risolto il loro problema esistenziale. Voi mi chiederete: perché ci hai elargito questo pappone? Solo per dirvi che l’alto numero di chilometri e la non elevata qualità della maggior parte degli stessi, a parte il riscontro cronometrico, vi danno altri risultati ugualmente importanti: scaricare le tensioni e gli stress del lavoro e della vita in genere, contenere o calare il peso corporeo, stare bene in salute e poi, perché no, migliorare le proprie performance podistiche. Ovviamente, come dico spesso, ognuno obbedisce alle proprie sensazioni e ci sono alcuni, che corrono quasi sempre vicini al limite di soglia, io sono sempre piacevolmente sorpreso quando leggo e mandò in memoria questi allenamenti.”
LUCIANO DUCHI