Monterosi Run di Paolo Fedele

Prima di parlare della gara, rivolgo un pensiero alle vittime e a quanti stanno patendo per il disastro successo nella giornata di ieri a Casamicciola Terme, comune della splendida isola di Ischia. Proprio  a Casamicciola la mia famiglia andava in vacanza, mio padre approfittava per fare i fanghi  e noi ci godevamo lo splendido mare. In questi casi si dice “montagna killer”. Assassini sono coloro che hanno devastato la natura costruendo spesso in modo abusivo. Speriamo che si possa trovare il modo, in futuro, di evitare queste tragedie, ma non sono particolarmente ottimista.

Parliamo della gara.

Nella mia precedente vita podistica, quando ancora non avevo il privilegio di indossare la maglietta del GS Bancari Romani, correre nel Viterbese, costituiva il pane domenicale.

Il Trofeo Avis faceva e, continua a farlo, parte del circuito “Corri In Tuscia” magistralmente coordinato dall’amico Massimo Maietto.

La gara di Monterosi era quella alla quale prendevo parte con più piacere. Decisamente tecnica, con saliscendi con pendenze sicuramente abbordabili e, essendo quasi priva di tratti pianeggianti, con continui cambi di ritmo. Insomma un bel “collinare”.

Negli anni passati la gara ha visto arrivare anche 400 podisti. Poi nel corso degli anni, il numero dei finisher scemava lentamente, i motivi sono diversi e mi taccio.

Questa edizione, la 15esima, è la prima corsa dopo la pandemia per quanto riguarda Monterosi.

Mi piace sempre arrivare presto alla location gara, parto poco dopo le sei, quando ancora il gallo doveva cantare. Non vedendo nessuno dell’organizzazione in loco, realizzo di essere arrivato a Monterosi in notevole anticipo. Poco male caffè e cornetto, mi rimettono in buon umore.

Il furgone sociale arriva poco dopo le otto con il trio Enzo Frazzini, Giorgio Lamberti ed mr. Maratoneta Enzo Gianni.

Mi unisco a loro per tirare su il Gazebo e poco dopo pronti a consegnare i pettorali, da me ritirati in precedenza. Frazzini alla consegna pettorali e il sottoscritto alla contabilità.

Poco dopo arriva la Presidente Laura con il nostro Direttore Tecnico Luciano Duchi a cui cedo il posto per andarmi a mettere in assetto di gara

Il Gazebo è ben posizionato nei pressi della partenza, ciò comporta il fatto che molti podisti chiedessero a noi pettorali e informazioni. Ne ho contati 21.

Fa meno freddo di quello paventato, abbandono l’idea di correre con i guanti, ma non rinuncio alla maglia termica.

Avendo partecipato a tre edizioni di questa corsa, spiego ai compagni di squadra come si snoda il percorso, che prevede un tratto in leggeri saliscendi di 1000 metri, poi una volta passati dopo il traguardo, due giri da 4,5 km.

Come al solito un non corposo riscaldamento e pronti dietro il gonfiabile.

Dopo il “Canto degli Italiani” si parte.

Primi mille metri a 4,44/km. Capisco che devo darmi una calmata, ma ci pensa la salita posta subito dopo il gonfiabile a frenare i miei ardori.

Il percorso è cosi, salita non eccessivamente pesante e lunga e poi discesa, solo in due tratti le ascese presentavano pendenze più importanti, ma erano di breve distanza. Intorno ai 4 km, dopo la seconda difficile ascesa, c’è la vista del Monte Soratte, dove regna felicemente il nostro Stefano De Julis, alla prima partecipazione a questa gara.

In questo primo giro ho il piacere di correre alla Podista Bionda di Vejano, al secola Nicoletta Cristofari, organizzatrice, negli anni passati, della StraccaVejano.

Con Alessandro Squarcia ci sorpassiamo a vicenda manco fosse una gara di formula uno.

Un po’ preso dalla bellezza dei monti e dalla foga della corsa, e sottolineo foga, vado diritto invece che girare a sinistra. Perdo una cinquantina di metri, ma riprendo con rabbia in corpo che fa aumentare il mio ritmo.

Riprendo e sorpasso definitivamente  Nicoletta e Alessandro e termino il primo giro ricevendo incoraggiamento dal Coach e da Frazzini..

Non mollo assolutamente nel secondo giro, cosa curiosa vedo davanti a me un podista che corre a torso nudo, forse vinceva qualcosa correndo in questa modalità.

In vista del traguardo provo a superare la podista di Montefiascone Elisa Brachino, ma un doloretto sopra il gluteo, mi porta a non forzare.

Chiudo con un lusinghiero 52,12, ben lontano dal 45,30 del 2008, quando ero un pischelletto di 51 anni, ma molto meglio del 57,33 di quattro anni orsono.

Ricevo i complimenti del Coach De Luxe Luciano e una bottiglia di Prosecco in forza del mio sesto posto di categoria. Alè!

Il ristoro finale con te caldo e dolci, rimettono al mondo, lo stanco, ma soddisfatto, podista.

Vince la gara, tra gli uomini, Gabriele Carraoli, di Fitness Montello, con 33,16. Sul podio si pongono a fianco Marco Borneti di Anguillara Sabazia  Running con 33,37 e Marco Giannini di Atletica Montefiascone con 33,49. Nella Top Ten, settimo arrivato il nostro Roberto Del Negro, reduce dalla Maratona di Verona, con 36,47.

La grande Paola Salvatori si impone in campo femminile, la podista di Roma 83, chiude con 37,48. C’è profumo di Civitavecchia sul podio femminile. La Mamma Volante, ovvero Silvia Nasso, allenata da Claudio Ubaldi di Tirreno Atletica ferma il crono a 39,09. Terza piazza per Virginia Arnaud di Atl. Nepi, 42,59 per lei.

Il nostro gruppo, GSBR, primeggia nella classifica di società con 28 atleti che hanno tagliato il traguardo. Secondo posto per US Roma 83, nostri vicini di gazebo, con 16 arrivati e 3° posto, ex aequo, per Trail Due Laghi e Alto Lazio ASD. Per loro 13 finisher.

Veniamo ai fatti di casa GSBR.

Prima di dare la classifica completa, mi piace sottolineare il conseguimento del Best per il nostro Sebastiano Violante su un percorso perfettamente misurato di 10000 metri. Ebbene il buon Seba ha chiuso con 53,08, mettendo in soffitta il vecchio record di 53,43 ottenuto 27 giorni fa alla Corsa Dei Santi, su un percorso si non facile, ma molto più agevole di quello di oggi. Ottimo lavoro Seb, la marcia verso l’Under 50 nei 10 km, prosegue.

Best conseguito anche da Brayan Gonzalez Hernandez con 37,57 che ha cancellato il 42,06 ottenuto a Castel Romano quest’anno.

Primio premio di Cat. a Hernandez Gonzales e premi a Huza, Casaburi, Del Negro, Baldini, De Julis, Mascaro, Fedele,Lobrace e tra le donne Belà e Duchi. Chiedo venia se dimentico qualcuno.

Ecco la classifica GSBR

POSIZIONE U O M I N I TEMPO
     
1 DEL NEGRO ROBERTO 36,47
2 BRAYAN GONZALES HERNANDEZ 37,57
3 BALDINI FABRIZIO 38,35
4 HUZA MARIUS 42,32
5 CASABURI IVAN 42,44
6 DE JULIS STEFANO 42,48
7 LUCIDI FABRIZIO 43,21
8 POLVERINI ANDREA 43,57
9 MASCARO ANTONIO 44,23
10 ANDRIAN ALBERTO 47,32
11 GALASSO PAOLO 47,41
12 CAVARRA MARCO 48,19
13 FEDELE PAOLO 52,12
14 SQUARCIA ALESSANDRO 52,53
15 VIOLANTE SEBASTIANO 53,08
16 PASSA MAURIZIO 53,55
17 CARIA MASSIMO 53,56
18 LOBRACE GAETANO 56,34
19 PAOLINO GIUSEPPE 59,46
20 ORLANDI GIUSEPPE 60,33
21 VERDUCHI MARCO 61,05
22 GIANNI ENZO 62,07
23 LAI ADRIANO 62,52
     
     
  D  O  N  N  E  
     
1 DUCHI LAURA 48,46
2 TURCO MARIA LAURA 56,10
3 BELA’ SARA 56,26
4 CUPPONE SONIA 56,56
5 CISTARO TERESA 71,37

 

La giornata, bella, finisce con la grande festa della premiazione, accompagnata dalla sempiterna canzone dei Queen We Are The Champions.

Che dire in conclusione. Gran bella gara, ben organizzata dalla Monterosi Run, con l’amico Simone Bandinelli “deus ex machina”, al quale vanno i miei ringraziamenti per la sua disponibilità e cortesia.

Ogni tanto fa bene gareggiare in queste piccole cittadine. Si respira un aria diversa rispetto alle gare romane. Non che a Roma siano organizzate male, ma la cortesia, la gentilezza e i sorrisi che si trovano in questi paesi di provincia, e non è un diminuitivo, non si trova in altre realtà.

Ringrazio, e concludo, gli amici Cronometristi della UISP Viterbo, che mi hanno fornito celermente la classifica finale.

Prossima gara Fuimicino, si corre la mezza.

Ciao GSBRun, Alè!                                                                             Paolo Fedele

 

 

 

 

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