Di fatto è la settima edizione della Corsa del Ricordo, gara nata nel 2014 per onorare le vittime delle foibe e  ricordare la tragedia derivata dall’esodo delle popolazioni Giuliano-Dalmate.

La novità di questo anno, ricordiamo che oggi si recupera la data tradizionale di febbraio, è costituita dal raddoppio delle città ospitanti la gara, a Roma e Trieste si aggiungono Milano e San Vito Dei Normanni, nel brindisino.

L’organizzazione tecnica è affidata al GSBR.

La gara ha raggiunto il massimo degli arrivati (839) nell’ultima edizione svolta regolarmente nel 2019. L’annullamento nell’anno successivo e i problemi causati dalla tragedia del Covid, hanno fatto si che solo quest’anno si è potuto mettere su la gara, e la data di oggi va a recuperare quella, tradizionale,  di febbraio scorso.

Il ritorno all’ora solare ha fatto si che il destarsi fosse meno difficile.

Parto da Civitavecchia insieme a Michele Arrichiello, portacolori  dell “Esercito Cecchignola”.

Naturalmente scarso traffico  e rapido arrivo a Viale Sinigaglia e agevole parcheggio.

Vedo molto compagni di squadra impegnati nel fare in modo che tutto sia a posto. A loro va un ringraziamento preventivo.

Raggiungo il Gazebo posto nelle vicinanze dello stele che ricorda il dramma dell’esodo delle popolazione Dalmate-Giuliane.

E’ presto e socializzare con i compagni di squadra è sempre un piacere.

Dopo tanto tempo vedo la nostra Alessandra Pollastri in canotta sociale e soprattutto con un pettorale attaccato. Forza Alè.

Minimo riscaldamento con la giallorossa Laura Turco e via verso lo striscione.

Partenza con il primo km in discesa, corro a sensazione senza pensare che tra 48 ore c’è un’altra gara, la Corsa Dei Santi, maledettamente tecnica.

Va da se che il primo km è quello più veloce (4,44/km). Cominciano i dolori con tre km di salita, a tratti non difficile, ma sempre 3000 metri sono.

Intorno al terzo km. entriamo nel comprensorio militare della Cecchignola, location di una gara di tre settimane orsono. La salita continua e solo dopo il 4° km il percorso spiana e il mio incedere aumenta. Riesco a correre ben sotto i 5,15/km segno che le gambe ci sono nonostante doloretti vecchi e nuovi.

Ristoro al 5° con il grande Giorgio Lamberti che mi passa l’acqua.

Continuo alla mia andatura e prendiamo viale dell’esercito, in lieve discesa, arrivando intorno agli 8000 metri. Raccolgo gli incitamenti di Andrea Cacciani e Enzo Frazzini, che a cavallo delle moto controllano che tutto fili liscio.

Inutile fare calcoli, do il massimo e riesco a scendere sotto i fatidici 5/km al nono.

Come sempre il veleno sta nella coda. All’inizio del km finale una salita dove ricevo il “cinque” da Mister Maratona Enzo Gianni. Non ricordavo, ahime, che da li al traguardo c’era un’altra salita. L’affronto e me ne faccio una ragione. Piccolo tratto sulla via Laurentina e mi trovo davanti il Coach De Luxe con il Vice Presidente Ignazio Farina, che ritiene che potrei fare meglio.

Sorridente taglio il traguardo e ancor di più sorridente ricevo la medaglia dalle mani di Filippo Arrigoni.

Che dire, organizzazione gara priva di smagliatura e un percorso tecnico che non faceva annoiare il podista.

Leo Cherubini mi consegna il pacco gara e dopo un rapido cambio di abbigliamento, insieme a Michele, prendiamo la strada per Civitavecchia.

Nei pressi di Cerveteri mi arriva una telefonata dal Coach Marco Caponeri e vengo a sapere che il mio premio di categoria, 3° M65 è stato ritirato dalla squadra, aspetta solo che vada a prenderlo in sede. Non sono abituato a prendere premi, quindi non aspetto mai le premiazioni.

Da M65 qualcosa sto portando a casa, ma la soddisfazione maggiore e arrivare al traguardo e correre con la mia grande squadra.

I numeri, e qui arrivano le dolenti note. Solo 173 arrivati, nell’ultima edizione del 2019 erano 839.

Il calo delle presenza ha tante motivazioni. La gara è stata recuperata e messa in una data poco felice, a cavallo del ponte dei Santi e a due giorni di un importante gara come la Corsa Dei Santi.

Le stringenti condizione poste dall’autorità, amministrative e sportive, rendono sempre più difficile la vita a chi vuole organizzare gare, ma questo è un vecchio discorso.

Vince la gara maschile Tito Marteddu di UniCusano Livorno con 32,22. Dopo una ventina di secondi arriva Rafal Nordwig di LBM e chiude il podio Daniele Battaglia, Runners Ciampino, con 33,06.

Giulia Montagnin fa il bis, dopo aver vinto il Trofeo Lidense, la podista  di Atlet. Brugnera chiude vincendo con 38,01. Secondo gradino del podio per Paola Patta della Podistica con 38,12 e terzo posto per Kalliopi Schistocheili, di RomaAtletica, con 39,51.

Con 50 arrivati ci aggiudichiamo la gara di società.

Ecco i nostri.

Oro a Roberto Del Negro che chiudendo a 35,38 si aggiudica il 5° posto assoluto, battendo per due secondi Fabio Erobusti. Con 39,06 Fabio Baldini si porta a casa il bronzo.

Giulia Pranteda è la prima Bancaria con 41,05 seguita dalla brava Alessandra Testa con 46,06 e, a tempo di best,  da Nadia Riccardi con 47,49.

In seguito leggerete le classifiche complete di società con la segnalazione dei Best ottenuti.

Va detto che Erobusti, Francisci, Testa e Turco hanno vinto le proprie categorie, mentre sono andati a premio Del Negro, La Vecchia, Iorio, De Julis, Mauriello, Borsini, Fedele e tra le donne Riccardi, Duchi e Barucci. Ma ecco le classifiche bancarie.

Ricordiamo che per partecipare al nostro campionato sociale, ed essere inserito nelle relative classifiche, bisogna avere l’iscrizione completa, ovvero quella che da diritto all’uso del Gazebo durante le gare e ai servizi di segreteria.

Arrivo a Civitavecchia e trovo un mare fantastico e, al 30 ottobre, gente che fa il bagno.

Ormai il pensiero è proteso alla gara di martedi prossimo.

Noi del GSBR ci saremo e, di sicuro, ci faremo onore.

Forza GSBRun, Alè!

Paolo Fedele