Prima manifestazione del “Trofeo della Ripresa” del GSBRun e seconda gara podistica a Roma dopo la maratona, per confermarci che si ricomincia a gareggiare non solo in pista ma anche su strada.
Rivederci al Gazebo, risalutarci come ai vecchi tempi, sembrava il primo giorno di scuola questa mattina. La nostra struttura era posizionata all’interno del biscotto di Caracalla, in posizione strategica. All’opera il primo ufficiale di bordo Alex Oronzini, tornato ai vecchi splendori malgrado il lavoro e la famiglia, con Laura e Ignazio, presenti da ora ante lucana, il taciturno, questa mattina, Andrea Cacciani, giunto in loco alle 6.30 ma dileguatosi all’arrivo degli atleti per esigenze di pelota del figlio Riccardo, sempre più proiettato verso il gotha del calcio giovanile, il ritrovato Marco80Ienni, con la sua tenuta da Pantani, di nuovo a disposizione del gruppo e autore del ritiro dei pettorali e il prode Marco Caponeri riservato come sempre. In supporto stamattina anche Lucia Cappellato, alla consegna tshirt.
Il povero coach, privo per pietas cristiana da ogni impegno operativo, ha raggiunto il Gazebo alle 8.40 e, grazie alle pillole per pressione, prostata e artrosi, in questo caso il perfido cortisone, riusciva ad esprimere il meglio del suo repertorio, sostituendo Cacciani nel ruolo di animatore e addirittura partecipando alla foto di Gruppo, accanto all’oggetto dei sogni di molti Bancari e non solo: la splendida Ludo Baciucchi.
Alle 9.35, il countdown dello speaker Pino Gianfreda, dava il via alla gara, preceduto alle 9.10 da uno sparuto drappello di partecipante alla non competitiva di quattro chilometri. Il pio Cacciani, ottenuto il permesso da Oronzini, mi accompagnava all’ingresso dello Stadio Nando Martellini e qui, tramite il vecchio amico Ilario Scrocca, venivo accompagnato accanto alla postazione microfonica di Gianfreda, dove operavano gli impianti di amplificazione di Gianfranco Novelli.
Arrivato al trentesimo minuto post partenza Pino Gianfreda riceveva una telefonata dall’organizzatore dell’Appia Run Roberto De Benedittis che gli comunicava i numeri di pettorale dei due atleti di testa: 1 e 980, spero di ricordarmi. Il numero 1 era Stefano Ghenda, Treviso Atletica, il favorito al quale era stato assegnato il numero più basso trai pettorali. L’altro nome veniva urlato dal responsabile della classifica automatizzata: Danilo Martin dei GSBRun.
Saltavo dal gradone e cominciavo ad emozionarmi come ai tempi di Andrea Moccia. Vero che in gara non c’erano gli élite runners abituali, causa probabilmente i costi della gara, collegati anche all’esoso pagamento del servizio della Polizia Locale, che probabilmente aveva sconsigliato ingaggi anche non elevati, ma un posto di così alto spessore e prestigio nell’Appia Run non ci era mai capitato nella nostra lunga storia.
Superati i 40-41 minuti, il tempo che negli anni precedenti vedeva l’arrivo del vincitore della gara, ho cominciato a pensare: ma non avranno sbagliato percorso. Tiravo un sospiro di sollievo dopo 44 minuti, vedendo l’ingresso nello stadio del pettorale 1, il citato Ghenda, che vinceva la gara nel tempo di 44.36, dopo di lui arrivava proprio il nostro alfiere Danilo Martin, a 35 secondi con il tempo di 45.11. Dovevano passare 125 secondi prima dell’arrivo del terzo classificato, Matteo Noro 47.16, che precedeva di soli 3 secondi il nostro bravo Emiliano Carloni, autore di una gara maiuscola conclusa in 47.19. I primi cinque erano fuori dalle rispettive categorie. Settimo assoluto il nostro Keniano Umberto Nigri, che con 48.24 si aggiudicava il primo posto nella categoria SM 50, ma sarebbe stato anche il primo delle categorie SM40 e SM45, un grande. Undicesimo assoluto e primo SM40 Fabiano Galassi in 48.49, diciottesimo assoluto il pio Nick the quik Cardellini in 51.11 secondo SM45. Quattro atleti fra i primi undici rappresentava un risultato inimmaginabile e tre di questi atleti pupilli del coach.
Fra i bancari proseguiamo la nostra classifica con Claudio Clementi, 39° assoluto, 53.14, dopo di lui con una gara maiuscola Marco Caponeri, aiutante tecnico a disposizione dello Young Team, 49° assoluto e ottavo SM50. Seguiva Santo Santalucia 54.30 nono SM45 e Pasqualino De Pascale, partito troppo forte e in panne dall’ottavo chilometro, giunto in 54.52. Completava la nostra top ten Gonzales Brayan, neotesserato originario della Colombia, 55 minuti netti, che per errore era stato inserito come vincitore della gara femminile.
Dall’undicesimo al ventitreesimo posto sociale: Fabrizio Baldini buon 55.04, Daniele Giannini al rientro con un buon 56.17,Pierluigi Ciardi 56.44, il nostro splendido vicepresidente Ignazio Farina finiva con un ottimo 56.58 che gli valeva il quinto posto della sua categoria SM55, bravo anche il prode Angelo Mazzoli, responsabile della partenza della RomaOstia, 57.05, l’ultra maratoneta Carlo Cerioni, autore del nostro sistema iscrizioni, reduce da una gara di 160 chilometri, 57.18, il nostro amato Generale Gianluigi D’Alfonso 57.54, settimo SM55, Alessandro Arigoni 58.09, Antonio Di Massimo 59.14 ottavo SM55, Gianluca Petroni ultimo dei nostri under l’ora con 59.42, il Prof Vincenzo Del Borrello 61.13, Armando Piccardi 61.15 e Francesco Gambacorta, 61.19 terzo della categoria juniores e sappiamo quanto le corse su strada necessitino di giovanissimi.
Dal ventiquattresimo al trentatreesimo sociale: Andrian Alberto 61.42, Armando Maria De Sossi 61.52, dopo la maratona buon riscontro, Emiliano Antoniozzi 61.55, Fabio Francisci 61.59 nono SM60, Matteo Traccitto 62.08, Daniele Cafora 62.30, Raffaele Tanzillo 62.33, il big Leone Castellana 63.27 quarto SM65, Giovanni Marchese 63.36 e Alessandro Tarantino 63.42.
Dal trentaquattresimo al cinquantesimo sociale: Marco Cavarra, detto “se te becco te vaccino” dopo la maratona di Roma ottiene 64.08, Andrea Toppano che ha corso a ritmo RomaOstia 64.38, Loris Carloni 65.34, Danilo Bruno 66.09, Fabrizio Lucidi, figlio di Massimo vecchia gloria del Gruppo Bancari alla fine degli anni Settanta quando nel 1978 corse la Maratona inserita nella RomaOstia di quell’anno come campionato italiano, 66.23, Vitaliano Dell’Olio 66.30, Ovidio Corrado 66.39, Daniele Carnevale 67.44, Francesco Perillo 68.25, Roberto Marini 69.49, Gennaro Auriemma 70,31, Marcello Tumino 70.54, Silvio Bartocci 70.55, Marco Agapiti 70.58, Vincenzo Tita 70.59, Stefano Mustè 71.10 e Umberto D’Alterio 71.53.
Fra gli altri da sottolineare l’esordio di Domenico Edward Pugliese che ha accompagnato il papà Sergio e l’ha lasciato di sale nell’ultimo chilometro terminando in 76.58, quarantuno secondi prima del papà Sergio, quarto della categoria juniores. Bella gara anche di Massimo Battisti, classe 1943, giunto in 78.05 terzo della categoria SM75.
Sedici atlete del GSBRun classificate in questo ordine:
Antico Laura, ventesima assoluta e quarta SF 55 con il tempo di 62.49. Ludo Baciucchi 68.51 ottava senior femminile, Agliata Stefania 70.10, Valentyna Smolyar 70.23, Nadia Riccardi 71.16, Sara Belà 77.11, Alessia Tomasini 75.46, Alessandra Testa 78.18, la presidente Duchi Laura che ha corso con Lucia Cappellato entrambe 78.50, Maria Laura Turco 81.54, Cristina Cicerchia 93.48, Teresa Cistaro bentornata 93.58, Orietta Catini bentornata anche a lei 97.32 prima categoria SF75 e Orietta Amicizia 108.10 seconda SF75.
In totale i classificati sono stati 1.452, dei quali 1.116 uomini e 336 donne, circa il 25% del totale.
Ora tutti impegnati, come organizzatori e come atleti, per la Roma Ostia 46° edizione in programma fra due domeniche.
Chi volesse collaborare alla RomaOstia sia all’expo che il giorno della gara, ci farebbe un grandissimo favore. Può scrivere a info@bancariromani.it