Xmilia, la sesta volta – di Paolo Fedele

Prima di parlare delle gare di oggi, voglio salutare Marco Cavarra, un nostro compagno fermo ai box, dopo un importante guaio muscolare procurato nel corso della Rock&Run di Ostia

Forza Marco, non mollare, siamo tutti certi che presto vedrai spuntare la luce fuori dal tunnel, e ricevere in questo anno, le stesse emozioni che hai avuto correndo la Maratona di New York e non solo. Forza Marco.

Parto da casa quando ancora è buio, continua a non far freddo, e mi domando se prima o poi l’inverno ci farà male con qualche colpo di coda. Il mare liscio come non mai.

Viaggio tranquillo e ringrazio la gentile signorina del Navigatore che mi accompagna km dopo km proprio nel cuore della location gara. E’ presto ed è cosa facile trovare parcheggio alla mia Point Mobile.

Trovo il patron della Gara e della LBM Gian Franco Balzano che faceva in modo che tutto procedesse per il verso giusto.

Solita formazione al Gazebo e pettorale prontamente fra le mia mani.

Cosa non proprio facile rimediare qualche caffè. Per trovare un bar aperto, quello dell’ospedale, ho praticamente fatto riscaldamento. Caffè molto gradito, tra gli altri, da Bombardino Frazzini, ieri a Napoli e immortalato in foto con il Sindaco De Magistris, noto tifoso del Napoli.

Solito socializzare con i compagni di squadra che pian piano arrivavano al Gazebo.

Naturalmente non ho nessuna voglia di fare warm up, quasi 15 km, bastano e avanzano, senza contare che in fatto di dolori per me c’è una new entry, problemi inguinali.

Quindi per me la partenza, avvenuta con qualche minuto di ritardo, è molto cauta.

Si rivelerà scelta vincente.

La XMilia prende il nome dal miglio romano che misurava, nell’antica Roma 1480 metri. Invito chi volesse approfondire l’argomento a consultare, come ho fatto io, Wikipedia. Comunque alla fine della giostra la gara misurava 14950 metri.

Approfittando della discesa km 2 e 3 abbastanza veloci poi circa dieci km intorno ai 5,40.

Al quarto km incontro il bancario Antonio Mascaro dolorante a causa di uno stiramento, anche a te, Antonio, l’augurio di rimetterti al più presto.

Dico la verità con tutte le rotondi e i biscotti, a un certo punto non ho capito una beata mazza.

Ero convinto di aver sorpassato, a mia insaputa, dei compagni di squadra, ma non era la realtà, fino a pensare, in vista dell’ultimo biscotto, di aver invertito la strada.

Gli ultimi 2 km ho chiamato a raccolta le mie energie ed ho corso gli ultimi due km poco sopra la soglia fatidica dei 5/km. Magari alla fine avrei potuto impiegare qualche secondo in meno, ma ho percorso qualche metro a ritroso, per prendere il 5 da Big Luciano. Chi se ne frega del tempo perso, il “cinque” del Coach De Luxe, non ha prezzo.

Il TDS sentenzia il crono a 83,25. Sette secondi in meno, come media, rispetto alla Rock&Run, con un percorso più lineare e privo di salite, tratti in ascesa che oggi si sono ripetuti.

Va bene così.

Veniamo ai numeri: 1628 arrivati, 165 in meno rispetto all’edizione 2019, con un decremento che supera di poco il 9%, in parte spiegabile con la concomitante mezza maratona di Napoli, e più in là ne parleremo.

In campo maschile doppietta LBM con i moldavi Maxim Railenau 46,15 e Roman Prodius 47,32. Il vincitore si conferma al primo posto, pur peggiorando di 48 secondi il tempo dello scorso anno.

Parte bassa del podio per Riccardo Passeri de Tx Fitness, 48,12 per lui.

Tra le donne si impone Layla Soufyanr, dell’Esercito, crono per lei 53,09. Damigelle d’onore sono Sara Carnicelli, Atl. Vaticano con 53,35 e la Purosangue Lucia Mitidieri con 54,48.

La classifica per società è un copia e incolla di quella dello scorso anno con LBM e Podistica Solidarietà ai primi due posti, sia pure con qualche arrivato in meno e Il GSBR, terzo, con 113 arrivati, 4 in più rispetto allo scorso anno.

E veniamo ai fatti di casa nostra. 5 no-show, parzialmente compensati da 2 new entry.

La gara maschile è vinta da Emiliano Carloni con 53,30. Al posto d’onore si piazza l’altro Emiliano, Fossatelli, a soli 7 secondi. Terza posizione per Nicola Antonio con 54,11.

Seguono: Fabiano Galassi 54,12; Domo Cocchia 54,29; Alex Celli 54,30; Massimo Ciocchetti 55,07; Nik Cardellini 56,14; Alberto Mittoni 56,35 e chiude la Top Ten Marco Caponeri con 57,24

Da 11 esima: Andrea Cocciolo 58,05; Angelo Mazzoli 58,39; Jacopo Di Venanzio 59,35; Claudio Leoncini 60,04; Daniele Giannini 60,07; Fabrizio Baldini 60,10; Carlo Fornario 60,17; Vincenzo Ciurleo 60,21; Fabio Cittadini 60,54 e Stefano De Julis 61,21.

Molti best sulla gara sono stati battuti.

20 donne in gara, le nominiamo tutte.

Medaglia d’oro a Giulia Pranteda che ferma il crono a 60,34, argento a Silvia Romeo con 62,20 e bronzo a Kalliopi Schistocheili con 66,09.

Seguono: Danuta Chorodynska 66,39; Chiara Franceschini 69,19; Ale Reali 70,52; Simona Cuculi 72,15; Rosaria Pulvirenti 63,10; Stefana Agliata 63,29 e a chiudere la Top TenLucia Chinni 65,34.

Da 11esima: Cristiana Pastore 68,35; Alessia Tomassini 69,28; Maria Laura Turco 70,54; Lucia Cappellato 78,53; Sara Belà 79,34; Emanuela Albertini 93,17; Paola Soria 94,44; Cristina Cicerchia 94,49; Matilde Masini 97,49 e dulcis in fundo Felicità Di Marco con 100,27.

Anche tra le ragazze si registrano diversi best.

La gara a coppie è vinta dal duo Di Venazio- Schistocheili

Alla fine ripetuti bicchieri di te caldo, mi rimettono in pace con il mondo, e con estrema calma cerco di riassumere sembianze decenti.

Non proprio liscio è andato il viaggio di ritorno, ho fatto di testa mia, senza seguire le indicazione del navigatore e ho faticato un poco a trovare il raccordo anulare, che stava sempre al posto suo. In ogni caso l’appuntamento con il pranzo domenicale non ha corso pericoli.

Due parole sulla Mezza Maratona di Napoli, che ha visto 4768 arrivati contro i 5539 dello scorso anno. 771 arrivati in meno (14%) non sono pochi. In compenso i tempi sono nettamente migliorati, il keniano Henri Rono con 60,04 ha migliorato di oltre 2 minuti il tempo vincente dello scorso anno e la vincitrice Viola Cheeptoo, anche lei keniana, con 66,47 ha migliorato di Quasi 2 minuti il primo crono del 2019. Ma c’è da dire che lo scorso anno la mezza è stata flagellata da un notevole vento.

Sono di parte, ma quando si corre sul lungomare di Napoli, c’è da dire solo una cosa: percorso meraviglioso.

Un manipolo di atleti del GSBR presenti a Napoli, 13 per l’ esattezza comprese due donne-

Podio maschile formato da Umbero Nigri con 68,09 seguito da G.Luigi D’Alfonso 82,15 e da Fabio Sicari 85,55.

Rosalba Filippello 115,41 e Federica Baglioni 130,04 sono le nostre fanciulle arrivate al traguardo della Mostra D’Oltremare in Fuorigrotta.

Spero che qualcuno dei partecipanti ci mandi un racconto maggiormente dettagliato della gara.

Credo che mi prenderò un po’ di riposo, sono i talloni che me lo chiedono.

Non ci sono gare di campionato ma c’è la gara consigliata, Correndo nei Giardini, in quel di Ladispoli, che precede la settimana della Roma Ostia. E si mancano solo 15 giorno.

 

Forza GSBRun, Alè

 

Paolo Fedele

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