Sono appena passate 48 ore dalla bella, ma impegnativa Corsa Dei Santi, e di essa ancora non si sono smaltite le tossine, che subito c’è una bella gara, nel cuore della Tuscia, facente parte, appunto, del “Corri In Tuscia”.
Organizzata magistralmente dalla Polisportiva Montalto e ricordo il lavoro di Stefania Giannetti e del Presidente Massimo Maietto, la “Maratonina” festeggia le nozze d’argento.
Gara inserita nel nostro calendario come “Consigliata”.
La gara ha vissuto nel corso di questo quarto di secolo, diverse variazioni.
Si correva a Ottobre e il percorso era quello della classica mezza maratona, con la possibilità di far partecipare i meno allenati, a una dieci. Personalmente ne ho corso tre, sempre sulla distanza di 21.097 metri. Negli ultimi anni è diventata una dieci.
Raccolgo con piacere l’invito del Patron Maietto, pensando che 2 giorni dopo la “Santi”, la cosa era fattibile. Poi questa località mi è cara. Anni orsono, tanti ahimè, aiutavo mio fratello in una piscina a fare scuola nuoto, naturalmente come tutto fare.
E poi a Montalto c’è la mia Odontoiatra, Paola Goddi, che con affetto, amicizia e soprattutto professionalità, si prende cura dei mezzi della mia masticazione e del sorriso.
Ci sono due persone, care, che vorrebbero che mi dedicassi meno alla masticazione; uno è Giampaolo, mio dietologo da decenni, l’altro è il Prof. Lucian Ducosky. Il suo motto è “MDM”, acronimo di “mangia di meno”. Però in questi ultimi mesi me so perso 4 kg, e cerco assolutamente di non ritrovarli. Ma facciamo un po’ di ordine.
A far venire la pelle di cappone a organizzatori e partecipanti erano le previsioni del tempo.
Temporali come se piovesse, scusate il gioco di parole, comunicazioni di all’erta meteo nella parte nord del Lazio e quindi Montalto. Qualcuno temeva, addirittura, una bomba “bomba d’acqua”
Anche il più inguaribile degli ottimisti era convinto di fare una corsa bagnata.
Il Dio dei Podisti ci ha messo tutto il suo impegno.
Le aperture delle finestre, in questa prima domenica novembrina, lasciavano intendere un cauto ottimismo, addirittura c’era un pò di sole, ma tutti sanno che a cambiar tempo ci vuole niente.
Partenza gara fissata alle ore 10,30. Quindi sveglia comoda, altrettanta comoda colazione.
Arrivo in loco e sono tutti infervorati nei preparativi.
Parcheggio in un piazzale proprio sotto una bella statua di Padre Pio. Ho pensato che ricevere la benevolenza del Santo di Pietralcina potesse dare giovamento alle mie gambe e soprattutto allontanare le nubi cattive e nere, da sopra le nostre teste.
Arrivare alla location e non vedere gli amici Bancari, mi rende triste. Dico la verità, mi sono sentito “un Bancario fuori dal Gazebo”. Ma a tutto bisogna fare una ragione.
Aspetto l’arrivo dei miei compagni di squadra, Alessandra Reali e Giovanni Argentieri e trovo gli amici con i quali condividevo i miei primi passi podistici; quando non ero Bancario, le gare della Tuscia erano il mio pane domenicale.
Ottimisticamente evito i indossare il fratino anti pioggia. Scommessa vinta.
Riscaldamento quanto basta e mi pongo, con Ale e Giovanni, sotto l’arco di partenza.
Dopo lo sparo, Giovanni si dilegua e Ale si allontana con decisione. Non voglio commettere di partire veloce come ho fatto due giorni fa, ma mi accorgo che corro i primi tremila a 4,50.
Un po’ la prudenza, un po’ il vento contrario, mi rallentano. Fino a metà gara il libeccio ci ha fatto solo che male, un vento che mai dovrebbe esserci Roma Ostia, e Big Coach, correggimi se dico una fesseria. Dopo il quinto il ritmo ha un piccolo miglioramento.
C’è da dire che non mancano le salite, non particolarmente aspre, ma decisamente presenti. Di certo un percorso molto tecnico e allenante. E si traggono giovamenti dai “collinari” del giovedi.
È al settimo e ottavo che risento della stanchezza e degli immancabili dolori al tallone.
Quando mancano tre km vedo un signore che da lontano assomiglia a Luciano Duchi. Ovviamente non era lui, ma la cosa ha dato un po’ di verve alla mia persona e riesco a chiudere in crescendo la gara.
57,12 il crono finale a 5,12, meglio di due giorni prima, ma alla “Santi” non avevom lo smalto dei giorni migliori.
Veniamo ai numeri: 310 arrivati contro i 289 dell’anno precedente. E’ sempre una bella notizia.
Tra i maschi vince Walter Fauci, della Virtus Lucca con 36,43, precedendo di 15 secondi Jacopo Boscarini, maremmano della Costa D’Argento , mentre terzo, più staccato con 38,20, Marco Mencio.
Il podio femminile vede Civitavecchia sugli scudi. Oro a Isabella Papa con 41,16 e argento a Silvia Nasso (Buon onomastico Silvia), giunta dopo 48 seconde. Le due fanciulle sono le portacolori della Tirreno Atletica, del Presidente Claudio Ubaldi. Bronzo alla riminese Ana Nanu, 43,23 per lei.
La classifica a squadre è facilemente vinti dai adroni di casa della Polisportiva Montalto, che hanno fatto arrivare 47 podisti. 21 sono quelli dell’ Atl. Montefiascone e 18 quelli dei Runners di Canino.
Veniamo a noi. Tra i maschi prima Giovanni Argentieri con 42,41 con sesto posto di categoria, seguito da Paolo Fedele con 57,16. È buono il secondo posto per me, ma poi trovi sempre quello che rompe le uova nel paniere e fa notare che sono solo due gli arrivati. Un po’ di autoironia non guasta. La cosa clamorosa che riesco a portare a casa 2, dico due, bocce di vino. Alè
La bionda Alessandra Reali arriva 2° della sua categoria con 50,40. In due portano a casa diversi generi di conforto alimentare.
Alla fine tanti sorrisi, buono e abbondante il ristoro e soprattutto medaglie per tutti, niente a che vedere con quello che è successo in altre gare più altolocate e partecipate, e il riferimento alle mancanze di medaglie, per diversi arrivati, alla Corsa dei Santi, non è casuale.
Alla fine una bella gara ben organizzata e ben premiata, sia alle squadre che ai singoli. E mi piace congratularmi con il Presidente Massimo Maietto
Gara che meriterebbe una maggiore partecipazione, ma la stretta vicinanza con la corsa del 1° Novembre non aiuta. Del resta è sempre più difficile trovare una collocazione alle gare.
Prossima gara in quel Fiumicino, avrei voluto fare la Mezza, ma dopo un consulto con i miei talloni (ma tu sei matto, il loro commento), opterei per i meno impegnativi 10 km.
Al momento che scrivo, è in corso la Maratona di New York. Sono presenti i nostri Sebastiano Violante, Giuseppe Paolino e Marco Cavarra. A loro va tutto il nostro incitamento.
Forza GSBRUN, Alè
Paolo Fedele