Sapete quale era l’argomento di discussione principale di questa mattina? Facile. Il record battuto da Eliud Kipchoge, Keniano di quasi trentacinque anni, della Maratona. O meglio l’abbattimento del muro delle due ore. Ieri c’è lo hanno riproposto in tutte le salse, ma a me emoziona e appassiona di più vedere l’impresa di Abebe Bikila, arrivato scalzo, le Nike non c’erano ancora, e vincere le Olimpiadi di Roma del 1960.
A scanso di equivoci, il bravo Kipchoge è il migliore in circolazione, ma, come dicevo stamane a Manuel e Ignazio, quello ottenuto ieri in terra di Austria, a mio modesto parere, è un record di plastica. Punto.
E veniamo alla gara di oggi.
Deve essere stata l’ottava o nona gara corsa dall’inizio dell’anno nel territorio di Ostia. Beati loro.
Nella mia Civitavecchia per metter su una gara ci vuole la Mano de Dios, e tengo a precisare che non è quella sinistra di Diego Armando Maradona, quella che fece gol all’Inghilterra a Mexico 86!
Gara per me a impatto zero o quasi, nel senso che seguendo i consigli dell’amico e compagno di squadra Francesco Corallo, sono arrivato prima alla stazione Ostiense e poi Ostia seduto su treni delle italiche ferrovie propulsione elettrica. E appena usciti dalla stazioni già si intravedeva il nostro Gazebo, con Big Coach Luciano a coordinare il trio Arrigoni-Farina- Frazzini ( in rigoroso ordine alfabetico). Niente paura, l’altro trio, Donna Chiara Franceschini-Leoncini-Oronzini, erano impegnati a Ronciglione, dove si correvano la mezza e la nove km del lago di Vico.
Una magnifica mattinata di ottobre, senza il caldo asfissiante.
Decido di fare un warm up più lungo del solito, mettere km nelle gambe è sempre cosa buona e giusta nel contempo aumentano le uscite caloriche.
La partenza ritardata di qualche minuto, ha consentito ricordare la figura di Erminio La Rocca, podista locale, deceduto non molti giorni fa, mentre correva. Ho avuto modo di scambiare poche parole con Erminio, in occasione della presentazione del libro di Luciano, l’impressione che ne ho ricavato, è quella di una persona umanamente dolce. Ciao Erminio, sarai sempre nei nostri pensieri.
Partenza. Stessa tattica di sette giorni prima a Fiumicino, parto insieme alla Prof. Lucia Chinni e al compagno di viaggio Corallo.
Quest’ultimo dopo un po’ allunga il passo e io proseguo con il mio, di poco sopra i 5 a km.
Passato il quarto, e verificato che tutto andava per il giusto verso, aumento con decisione la mia progressione.
Rispetto al S.Ippolito faccio più fatica, vuoi per il terreno sconnesso, vuoi per la scarsità di punti….. di riferimento.
Comunque il primo obbiettivo è di mettere a segno un altro under 50 ai 10000 metri.
Due km a cavallo dei 4,50, prendo fiato a 7° e altri due km a 4,50 e stare al decimo sotto ai 5 a km cosa fatta.
Alle gambe vorrei trasmettere l’ordine di rallentare, ma miei arti inferiori si ammutinano e proseguono la corsa sempre sotto i cinque.
Da lontano vedo una striscia azzurra. È il finish line, ma sembra non arrivare mai.
Finalmente arriva e lì vicino vedo posizionato il Coach De Luxe, il suo “cinque” è un suggello per questa mia prestazione. 59,32, e chi se lo sarebbe mai aspettato.
Diciamolo, se qualcuno avesse detto un mese fa, che chiudevo 12 km in meno di un ora, sarebbe stato oggetto di ricovero d’urgenza.
Ecco i numeri.
344 arrivati e non è possibile fare un riscontro con gli anni passati in quanto questa gara è erede della 30 km del mare degli anni passati. Di sicuro ha risentito della concomitanza di due gare nel viterbese, con quella del lago di Vico, poi se ne scriverà, che tra mezza e nove km, ha visto tagliare il traguardo 707 podisti.
Vince la gara, è non è cosa nuova, Roman Prodius. Il pupillo del patron Balzano termina la sua fatica in 39,13, precedendo di 11 secondi Pasquale Rutigliano di Olimpia Eur. Più staccato, guadagnando la parte bassa del podio, arriva Marco Ludovici del team di Colleferro.
Mi piace ricordare il settimo posto assoluto di Manuel Arrigoni. Lo scarso crinito Bancario, chiude in 45,42.
Prima donna risulta essere la giovane Maria Casciotti della Podist. Solidarietà. 45,36 per lei. Seguono a debita distanza Giovanna Ungania e Carla Villani.
Cosa è successo nel GSBRun?
Innanzi tutto ha vinto la gara di Società con 37 finisher, con Running Evolution e Runners for Emergency secondi a pari merito.
Come già detto oro maschile a Manuel Arrigoni, argento a Davide Braccini, 47,29 e bronzo al Signore del Soratte, Stefano De Julis con 49,44.
Prendo fiato ed elenco gli altri arrivati:
Alex Ciciriello 45,41;Ignazio Farina 1° M55 con 50,11; Enri Malandrino 50,18; Iacopo Pelo 50,37; Mourad Dengour 52,28;Luciano Caredda 53,13; Giovanni Marchese 53,25 che chiude la Top Ten.
Dalla undicesima: Claudio Cardellini 54,26 e 2° M65; Enzo Frazzini 55,37; Danilo Bruno 56,20; Emiliano Iannicelli 57,59; Roberto Ferrari 58,38; Lele Russo 58,49; Paolo Fedele 59,32; Francesco Corallo 60,28; G.Luca Sarto 62,31
Dalla 21 esima: Renato Di Crecchio 63,16; Fabio Lucheroni 64,15; Franco Buratti 66,17; Sergio Pugliese 67,13; Vittorio Iannucci 67,37 e 2° M70; Antonio Cacchioni 68,05; Stefano Leo 69,01; Franco Felici 69,25; il Comandante Castaldi 73,11 e 1° M75; Fabrizio Azzone 73,39; Alfonso Bonassisa 84,15 e dulcis in fundo Massimo Meniconi con 90,07.
Le nostre ragazze, ahinoi, non numerose:
Parte alta del podio per Rosaria Pulvirenti con 57,42 tiene a distanza Lucia Chinni, la quale con 60,15 è 2° tra le F60. Gradino basso per la rientrante Giovanna Ciboddo, 65,26 per lei.
Seguono Laura Capalbo 66,30, Matilde Masini 68,45 e Cristina Cicerchia 75,18.
Spero di non essermi perso nessuno.
Che dire. Sono soddisfatto, seguire gli allenamenti del Coach è cosa buona e giusta, se poi riesco a togliere dal mio corpo un par de chili, le cose e le corse andrebbero meglio. Ci sto lavorando, ma è dura.
Un’occhiata a quello che è successo attorno al lago di Vico.
Da quel che desumo dalle classifiche del sito Endu nella nove km doppia vittoria con due atleti GSBRun con Roberto Del Negro che ci mette 33,53 e la giovane Martina D’Atria che impiega 38,32 per vincere la gara.
Nella classica mezza 5° posto assoluto per Marco Indelicato e a suggellare questa trionfale giornata per i nostri colori, anche qui vittoria di Squadra. Alè!.
Con gli stessi mezzi di trasporto faccio ritorno a casa pensando che questa che inizia è la settimana della Roma Urbs Mundi, che ha il prologo nella gare su piste di venerdì riservate agli atleti del GSBRun, con il pensiero rivolto a quel grande nostro compagno di squadra che risponde al nome di Andrea Moccia.
Poi nella mattina di sabato correranno i bambini e domenica il grande giorno: la RUM.
Una gara il cui percorso ci racconto la storia e leggenda di Roma. Come si fa a non correrla!!
Forza GSBRun, Alè
Paolo Fedele
P.S. Giustamente si è ricordato l’amico Erminio La Rocca, ma oggi è stata la giornata dedicata a chi ha perso la vita sul posto di lavoro. Donne e uomini che sono morti per portare un sostegno economico alle proprie famiglie. Sono molti, troppi.
Fermiamoci un attimo a riflettere su questo. Ciao