Prima di iniziare il comunicato, volevo personalmente esprimere alla famiglia del dolce Erminio La Rocca le più sentite condoglianze personali e di tutti gli atleti e i dirigenti del G.S. Bancari Romani.
Più forte che per altri mi sento di dire che Erminio, che era un mio amico personale, è totalmente “UNO DI NOI”.
Lo trovavi come collaboratore in tante gare ed era il primo ad arrivare. Era da sempre un volontario della Komen Italia Onlus nella Race for the cure di Roma. Aveva partecipato, come mio amico, alla festa del mio compleanno il 30 Maggio 2019, nel Salone delle Fontane, insieme a un centinaio di atleti, dove gli avevo consegnato e autografato il mio secondo volume e Lui mi aveva ringraziato come faceva sempre ed era rimasto tutto il pomeriggio e la sera con noi e molti dei miei amici se lo ricordano proprio per quel episodio.. Era tesserato per la Podistica Ostia del mio caro amico Giuseppe PAVIA.
So personalmente quanto sia difficile, da parte dei familiari, degli amici,di tanti atleti che lo conoscevano e degli organizzatori della gara di ieri sera,in testa Gianluca Calfapietra, accettare questa improvvisa e assurda tragedia, può solo consolarci il fatto che se esiste un paradiso dei buoni,siamo tutti certi che lui vi è già velocemente entrato,senza neanche un secondo di anticamera.
Ho pensato tutto il pomeriggio se fosse stato il caso di scrivere il solito comunicato post gara, poi ho sentito dentro di me che Erminio,che leggeva i miei comunicati e i miei libri, avrebbe piacere che lo avessi scritto.
La forma post vacanza mi ha portato a passare felicemente sei ore venerdì sera, dalle 18 alle 24 presso il nostro Gazebo, allestito dall’immenso Alex Oronzini a latere della famosa terrazza del Pincio, un sightseeing unico nella nostra bella città.
Arrivato con donna Rita alle 18, ho trovato il nostro Furgone parcheggiato in zona vietata e i nostri Gazebo montati come struttura, ma ancora spogli del loro rivestimento. Dopo dieci minuti lasciavo Rita nei Gazebo e mi trasferivo al centro della terrazza,dove stazionavano centinaia di romani e di turisti, e mi avvicinavo agli stand iscrizioni e ritiro pettorali,che già presentavano una fila non trascurabile.
Allo Stand “ Ritiro Società” c’era il povero Alex che discuteva per alcuni nostri atleti che avevano pagato all’organizzazione, altri che erano gratuiti per il loro ruolo di pacer, ancora cinque magliette da ritirare. Per indole sono più veloce e risolutivo di Oronzini,che lasciavo andare via per spostare il furgone e parcheggiarlo in zona acconcia. Prendevo tutto il materiale della gara, pettorali magliette, che portavo ai Gazebo. Rita iniziava a sistemare le maglie di partecipazione nelle varie taglie e nel frangente arrivavano il prode Ignazio Farina e Andrea Cacciani, che aiutavano Alex a sistemare il Gazebo,compresi i vari particolari oronziniani,come i cestini dei rifiuti e il grande generatore che alimentava la corrente e ci darà la possibilità unica di godere per tutta la lunga serata del,a mio parere,indispensabile illuminazione. Ci aiutava in queste operazioni la dolce Maria Felicetti, sempre carica a pallettoni e piena di energie. Grazie dolce Maria.
Iniziavamo a dare i pettorali e le magliette e per molti c’era la sorpresa di pagare 20€ l’iscrizione alla mezza,anziché 25, dato che eravamo più di trenta iscritti.
Atmosfera veramente simpatica, battute a gogò, selfie in quantità industriale, foto di Bartolini, il Prof Giovanni Vecchi dimagrito vistosamente, Fortunato Violante sempre più determinato in vista della maratona della grande mela, Corrado Passa al suo rientro che si era preso tutti i chili persi dal “PROF”. Giganteggiavano in questa atmosfera goliardica Andrea Cacciani e Max Mattiacci, arrivato con una stampella in più di Pietro Micca (DUE), che malgrado il problema era come sua consuetudine pronto con battute simpatiche e immediate.
Arrivava anche donna Chiara Franceschini, che iniziava subito le sue operazioni selfistiche.
Giungeva al completo la famiglia Camboni,con moglie Sabrina e dolce erede,un bambino bello e tranquillo che dalle 19 alle 23 ci faceva compagnia, mentre Max era sempre pronto a offrire la sua disponibilità.
Alle 21 il Piazzale iniziava a svuotarsi e tutti gli atleti scendevano su Piazza del Popolo. Noi purtroppo registravano la bellezza di cinque no show, tutti regolarmente pagati agli organizzatori.
Alle 21.35,con cinque minuti di ritardo partiva la gara.
Attendevamo gli arrivi e dopo 40 minuti giungeva al Gazebo il primo GSBRun sulla distanza di 8 chilometri: Russo Vincenzo Mariano 33.53 a 4.14 di media,non male. Dopo di lui il veterano M65 Cardellini Claudio 35.03 e Orati Matteo 36.03. Baratro di tempo trascorre fino all’arrivo del quarto: Fabio Lucheroni 44.16 .
Fra le nostre ragazze Milone Maria Antonietta 43.57 ( ma al Gazebo non l’abbiamo vista e il suo tempo di 43.57 è anomalo rispetto alle sue attuali possibilità). Capalbo Laura 46.20 e la coppia scatenata e simpatica formata da Maria Felicetti e Federica Baglioni arrivate insieme alla coppia maschile Massimo Pierantozzi e Santolini Roberto tutti in 49.17, stupendi nel Gazebo le due signore e MaxPD..
Nella classica mezza maratona si imponevano la solita Sofya Yaremchuk in un tranquillo 1.21.18 fra le donne e Umberto Persi dell’atletica Monterotondo fra gli uomini in un discreto 1.11.32.
Fra i Bancari Marco Indelicato, nel ruolo di pacer, arrivava quindicesimo assoluto in 1.23.42,nonché primo M50, dopo di lui Alessandro Bracaletti,cinquantunesimo assoluto e primo M55 1.29.50,completava il podio sociale il bravo Carlo Fornario con un sorprendente 1.33.58. Seguivano Armando Piccardi 1.34.51, Marco Eramo 1.37.11, Marco Mazzei 1.37.37, Stefano Baldini 1.39.40, l’altro nostro pacer Marco Caponeri 1.39.42, Andrea Cacciani 1.41.19 mentre Adriani Oliviero concludeva la nostra top ten maschile con 1.42.11.
Fra gli altri: Leone Castellana e Lattanzi Andrea entrambi quinti delle categorie M65 e M70. Delle nostre ragazze: Chiara Franceschini 1.50.57,l’estrosa e simpatica centochilometrista Alessia Tomassini 2.02.47, la pacer Ludovica Baciucchi e Pastore Cristiana 2.14.41.
Alle 24, accompagnato da Armando Piccardi lasciavo il Gazebo e risalivo per più di un chilometro a piedi il percorso, incontrando e incitando Massimo Caria, Sebastiano Violante e Giuseppe Paolino, per arrivare alla macchina parcheggiata a Porta Pinciana. Prima dell’una ero a casa..
Alessandro Oronzini, con Ignazio Farina e Andrea Cacciani,hanno finito di smontare e caricare sul Gazebo, tutto il materiale alle 02, quando la temperatura era scesa a 17 gradi (fonte Cacciani).. Era una gara consigliata e avremmo potuto anche lasciare i cinquanta iscritti al loro triste destino, risparmiando impegno e spese (ieri sera i nostri erano gli unici Gazebo che godevano della luce elettrica, nell’oscurità della terrazza del Pincio). Abbiamo invece voluto essere presenti come è nel nostro carattere, ci piacerebbe che la cosa venisse giustamente apprezzata..
LUCIANO DUCHI