La Rincorriamo la Pace con Emergency è una gara alla quale partecipiamo oramai da qualche anno e di cui ricordiamo sempre con molto piacere una pineta assolata, una discreta umidità, il costume nel borsone, la crema solare, un caldo di maggio che ti fa venire voglia di correre più verso il mare che verso la Cristoforo Colombo infuocata…
Ricordiamo difatti… perché di questo trattasi.
La gara che ci ha visto protagonisti e grandi trionfatori domenica scorsa, basti pensare al podio assoluto del nostro Speedy Nick the Quick che si è lasciato dietro le spalle anche la polvere, non è cominciata proprio nel modo più “estivo” possibile.
Una domenica mattina iniziata sotto il segno del diluvio universale, secchiate d’acqua che hanno innaffiato tutte le strade di Roma, dal centro al Grande Raccordo Anulare, fino a tutta Roma Sud.
Non si vedeva luce, se non quella della lampada che illuminava la mia cucina, che tra una spalmata e l’altra di marmellata sulle fette biscottate, vedeva riflesso il mio più nitido pensiero… ma che so scema che esco con sto tempo…io quasi quasi mi rimetto sotto le pezze e ciao a tutti. Perché più che con la Pace, questa Emergency l’avremmo dovuta rincorrere con l’ombrello…
Nel frattempo i social si riempivano di storie pressoché simili, passando da una Giulia Faggi che si fissa i piedi in cerca di motivazione ad una Maria Felicetti che non riusciva a vedere un accidenti dalla macchina col tergicristalli sparato a mille e che a momenti si staccava dalla macchina in corsa per la massima velocità raggiunta.
Poi però vedo anche tra le storie del GBRun Andrea e Ignazio molto sorridenti, allegri, dentro un gazebo stranamente assolato e soprattutto… in maniche corte!! Io che ero ancora avvolta dentro ad un felpone…
Quindi, forse, cioè… non è che magari… boh… a Ostia c’è il sole?!?!? Chissà…
In tutto ciò il mio unico briciolo motivazionale era dato da Matilde (Masini per chi non la conoscesse), la quale dedita come non mai, mi sarebbe venuta a prendere di lì a poco, sfidando qualunque intemperia metereologica, perché lei è settata sulla modalità “macchina da guerra” e non sono di certo due gocce a mò di bomba che vengono giù con tanto di fulmini, tuoni e saette che la fermeranno dall’ andare a correre in pineta, meta poi consigliatissima con un tempo del genere. E col suo “Dai Francè non trovà scuse, andiamo…” mi vesto come se dovessi andare alla CorriOlimpia Eur di dicembre ed esco.
Poi, senza nessuna spiegazione logica o prevedibile, come se ci fosse una sottile linea rossa invisibile, un muro di Berlino immaginario che separa Roma da Ostia, superato il semaforo dell’Axa, le nuvole nere cariche di odio per questa estate che non vuole sbocciare svaniscono e più ci si dirige verso il mare e più la luce del sole si fa forte e una piccola speranza di non aver commesso la più grande cavolata della giornata si insinua dentro di noi… ecco, vedi… bisogna essere sempre un po’ fiduciosi! Speriamo solo che tenga fino allo start però… che qua non si sa mai come deve andare a parare sto tempo! E giù di nuovo con quel sarcastico ottimismo che non ci abbandona quasi mai… perché “il chi ce lo ha fatto fare” è perennemente insito in noi. Anche in chi non lo vuole dare a vedere.
E poi l’epilogo lo conosciamo tutti. La gara è stata fortunata, baciata dal sole e con un podio molto bancario, sia in azzurro che in rosa. Tantissimi dei nostri andati a premio nelle loro rispettive categorie e finalmente hanno trovato spazio dei sorrisi distesi e rilassati, merito anche dell’ottimo prosecco gentilmente offerto a fine gara dal buon Toppano, munito di borsa frigo, bicchieri a volontà e una super Cuculi affianco, che col vino in circolo è ancora più gajarda.
Un pensiero speciale, da parte di molti di noi, è andato al nostro caro big Luciano, che come quasi tutti sanno, è reduce da un intervento un po’ complesso che lo costringe ad un riposo obbligato per una più rapida guarigione. Ed è a lui a cui dedico questo breve racconto, perché so quanto ami leggere e soprattutto bloccare nero su bianco il tempo e i suoi ricordi. Rimettiti presto coach perché si sente tanto la tua assenza…
Rincorriamo la Pace per Emergency 2019. E come concluderebbe il mitico Paoletto… Forza Bancari Alè!
Francesca Giambuzzi