Taglia il ragguardevole traguardo della 40^ edizione la “Regina d’Inverno”, appellativo che rende già bene l’idea di cosa sia la “Tre Comuni”. A parte il periodo 2007-2011, durante il quale si è sempre partiti da Nepi, la gara ha la caratteristica di partire e arrivare ogni anno, a rotazione, in uno dei tre comuni attraversati dal percorso: Nepi, Castel Sant’Elia e Civita Castellana.
Per il 2019 è il turno di quest’ultima, città Falisca per antonomasia, essere il punto nevralgico di una competizione che, seppur organizzata dall’Atletica Nepi, è identificabile con il suo deus ex machina Massimo Gay, sempre in prima linea e pronto a raccogliere i consensi ma anche a prendersi le responsabilità delle rarissime volte in cui le cose non sono andate proprio benissimo come quando, nel 2004, si vide costretto ad annullare la classifica per problemi di rilevazione tempi in epoca ancora pre-chip. La gara ha visto aumentare di anno in anno i classificati e, dal 2012, viaggia stabilmente oltre i 2000 arrivati. Nel 2016, proprio con il medesimo giro di quest’anno, il record di arrivati con ben 2.296 classificati. Poi, nei due anni successivi, un progressivo calo fino ai 1.655 dello scorso anno.
Al di là delle condizioni meteo che, visto il periodo, è ragionevole prevedere non sempre facili, è la conoscenza del percorso a risultare determinante, sia perché si ritrova il medesimo solo ogni 3 edizioni e sia perché gli stessi tratti sono da affrontare in maniera molto diversa a seconda del punto in cui si vengono a trovare di anno in anno.
Il giro del 2019 si compie in senso antiorario e la partenza avviene alle ore 9:30 su Via Roma proprio in corrispondenza del Ponte Clementino XVIII e del Forte San Gallo a quota 150 mt slm. Per i primi due Km, fino alla variante nuova della Via Nepesina, la strada sale in modo continuo e costante. A questo punto, salendo ancora progressivamente, il percorso presenta quattro lunghi rettilinei che terminano, intorno al 7° Km, alla curva del Casotto (punto più alto del percorso, 250 mt slm circa).
Nei quattro Km successivi che conducono verso Nepi, si alternano continuamente tratti in leggera ascesa ad altri piacevolmente favorevoli. Arrivati alla rotonda ai piedi degli imponenti bastioni del Forte dei Borgia, inizia una salita di circa 400 mt che conduce nel centro del paese fino alla Piazza del Comune (quella dove termina la gara quando parte e arriva a Nepi). Da qui, per i primi 300 mt lungo la stessa via di salita, si lascia il comune Nepesino per iniziare l’avvicinamento a Castel Sant’Elia che si raggiunge, in leggero declivio, intorno al km 14,5. Fino al 18° Km la strada continua a scendere al cospetto della vista del Monte Soratte.
Poco dopo il 18° Km, uno dei punti chiave del percorso: la discesa di Millecori, circa 1800 mt ricavati nelle “forre”, fenditure naturali scavate nel tufo, che conducono nel punto più basso del percorso (65 mt slm) a circa 2 Km dall’arrivo. Si alza lo sguardo e si vede Civita Castellana ma per raggiungerla ci separano ancora quasi 100 mt di dislivello e un paio di tornanti lungo Via San Salvatore. Gli ultimi 300 mt spianano leggermente e consentono di tagliare il traguardo (dopo circa 22,450 km) non proprio in affanno come avviene quando l’arrivo è a Nepi !
I ristori previsti sono tre e sono dislocati al 6° Km, 11° Km e 17° Km.
Le premiazioni, come di solito, sono sempre ricche e prevedono i primi 15 uomini e le prime 5 donne assoluti/e mentre per le categorie è previsto il seguente schema:
Uomini:
Cat. A 1986/97: primi 10
Cat. B 1982/86: primi 15
Cat. C 1977/81: primi 25
Cat. D 1972/76: primi 25
Cat. E 1967/71: primi 25
Cat. F 1962/66: primi 25
Cat. G 1957/61: primi 25
Cat. H 1952/56: primi 15
Cat. I 1947/51: primi 15
Cat. L 1942/46: primi 10
Cat. M 1941 e precedenti: primi 10
Donne:
Cat. N 1987/98: prime 10
Cat. O 1982/86: prime 10
Cat. P 1977/81: prime 10
Cat. Q 1972/76: prime 10
Cat. R 1967/71: prime 10
Cat. S 1962/66: prime 10
Cat. T 1957/61: prime 10
Cat. U 1952/56: prime 10
Cat. V 1951 e precedenti: prime 10
NOVITA’ 2019: nel caso le condizioni meteo fossero favorevoli (in particolare assenza di precipitazioni), lo spazio dedicato ai gazebo delle società sarà dislocato nella zona verde, dove spicca un anfiteatro utilizzato per le manifestazioni estive, accanto al ponte utilizzato per la partenza e l’arrivo della gara.
CLAUDIO LEONCINI