L’idea della “Corsa dei Santi” è nata nel 2008 con l’intento di organizzare una gara podistica il cui percorso unisse le quattro Basiliche Papali di Roma: San Pietro in Vaticano, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore. Sarebbero occorsi 16,5 Km per partire ai piedi del “Cupolone” di San Pietro e lambire le altre tre ma nacquero subito alcune difficoltà logistiche per raggiungere San Paolo lungo la via Ostiense, ricalcando gli ultimi chilometri delle Maratone di Roma dell’epoca, che consigliarono di ridurre il percorso ai 10,5 Km che hanno caratterizzato le edizioni fino al 2013. Otto edizioni che hanno visto crescere gli arrivati in maniera decisa e costante: dai 1.395 del 2008 fino al record 4.378 del 2015. Nel 2016 un leggero calo probabilmente dovuto alle nuove norme inerenti la Runcard e sul medesimo trend negativo anche l’edizione 2017 con gli arrivati di nuovo sotto la soglia delle 4.000 unità.
Per il 2018, undicesima edizione, è stato confermato il percorso dello scorso anno con la “variante” Via del Tritone che sembrava dovesse essere solo temporanea per un tracciato che ormai prescinde dal voler lambire le Basiliche romane e cerca di essere il più centrale possibile.
La partenza avviene alle 9:50, come sempre, da Piazza Pio XII direzione Castel Sant’Angelo e, dopo aver attraversato il Tevere su ponte Vittorio Emanuele II, ci si dirige verso Largo di Torre Argentina per poi proseguire lungo Via del Plebiscito, attraversare Piazza Venezia e imboccare Via dei Fori Imperiali poco dopo l’inizio del 3° Km.
Giunti a Via Labicana al Km 3,5, ci si raccorda con il vecchio percorso ante 2015 per proseguire in salita su Via Merulana fino al punto più alto del percorso (al 5° Km, laddove è posizionato il ristoro intermedio) in corrispondenza della Basilica di Santa Maria Maggiore.
Per la seconda metà di gara si continua dritti verso Piazza dell’Esquilino, si attraversa Piazza del Viminale fino ad arrivare a Via Nazionale che si prende svoltando a sinistra. Da qui si percorrono circa 300 mt in discesa prima di girare a destra lungo Via Milano per giungere al Traforo Umberto I (quello che si percorre in senso contrario durante il penultimo Km della Maratona di Roma delle recenti edizioni).
Usciti dal traforo si svolta a sinistra su Via del Tritone fino a Largo Chigi dove si gira a destra e si percorre Via del Corso fino a Piazza del Popolo dove si giunge al termine dell’8° Km.
Ora, dapprima lungo Via Ferdinando di Savoia e poi percorrendo Ponte Regina Margherita, si attraversa nuovamente il Tevere e gli ultimi due Km sono sempre lungo le strade della Maratona Capitolina: Via Cola di Rienzo fino all’omonima piazza, poi svolta a sinistra su Via Cicerone fino a Piazza Cavour e poi i sampietrini di Via Crescenzio, Via Sforza Pallavicini, Via di Porta Castello, Via della Traspontina per giungere nuovamente su Via della Conciliazione e tagliare il traguardo in senso contrario alla partenza all’altezza dell’Hotel Columbus.
Altimetricamente il percorso è discretamente impegnativo ma, come fondo stradale, lo è un pochino di più visto che i tratti in sampietrini corrispondono a circa 3.100 mt. Ma questo, forse, sarà un problema per chi avrà notevoli velleità agonistiche; per tutti gli altri che penseranno quasi esclusivamente a godersi le meraviglie di Roma, sarà una questione del tutto irrilevante.
Dopo la curiosa dizione (per una 10Km nazionale Fidal) del 2017 di “gara di 10 km circa”, quest’anno sembrerebbe essere un percorso ufficialmente omologato di 10.000 mt anche se i vari GPS (che ricordiamo sempre essere strumenti di rilevazione e non di misurazione) di solito su questo tracciato forniscono riscontri eterogenei dovuti al passaggio tra gli stretti vicoli del Centro e il tunnel sotto il Quirinale.
Le premiazioni riguardano i primi 5 assoluti M/F con premi in denaro (150/130/100/70/50), i primi 3 italiani M/F (100/70/40) e i primi 5 delle consuete categorie Fidal M/F.
CLAUDIO LEONCINI