“La perfezione non è essere perfetti, ma tendere continuamente ad essa.” (Johann Gottlieb Fichte)
C’è chi si accontenta dei risultati raggiunti e si adagia e c’è chi crede, come Atletica Sabaudia, che l’edizione migliore sarà sempre la prossima. Parlano i numeri (780 arrivati nel 2016, 848 nel 2017, 1014 nel 2018) e sono numeri importanti, considerando il periodo di recessione, le vacanze ancora in corso e il fatto che stiamo parlando di un trail, seppure ad “alzo zero”.
Poi ci sono le sensazioni di chi l’ha corsa e l’ha goduta, come il sottoscritto, partendo dalle retrovie: minuti prima di mettersi in moto e passare sotto l’arco di partenza, poco asfalto, molto sterrato, mooolta sabbia; ristori numerosi, quasi esagerati, che hanno alleviato la calura e la fatica. Poi, la lunga galoppata finale nel bosco, popolato da musicisti ad ogni curva, animato dai rudi tentativi di sorpasso nei frequenti tratti in single track.
La truppa Bancaria che ha potuto godere di cotanta grazia, tra iscritti da sito e autarchici assomma 20 anime di cui 19 presenti e regolarmente giunti al traguardo. Mi impossesso di tutti i pettorali e avvio la distribuzione, che, per la lunga lontananza dalle gare e la scarsa conoscenza di più di un bancario iscritto, si rivela piuttosto ardua. Fortunatamente mi soccorre il prode Leoncini che conosce, di tutti, anche i codici fiscali completi. Il che non mi esime dalla figura di merda quando, complice una momentanea distrazione di Claudio, chiedo il cognome nientemeno che a S.M. Marco Indelicato; Claudio si riprende prontamente e mi bacchetta di fronte al delicatissimo Marco che invece sorride della gaffe.
Mi risponderà sul campo, arrivando terzo al traguardo con il tempo di 00.43.59 cedendo solo 35’’ al primo (Francesco Tescione che corre per A.S.D. Podistica Aprilia) e 20’’ al secondo (Alessio Biagioni di A.S.D. Piano – e mica tanto! – ma arriviamo).
Quinto posto per il figlio d’arte del nostro Maestro Cavassini, Mirko; taccio il commento del padre per evitare crisi familiari.
Prima delle donne, senza sorprese, Pamela Gabrielli in 00.47.23 che distacca di 3’ le altre che invece si contendono il podio nello spazio di 13’’: vi salgono Maria Casciotti (00.50.17) e Carla Mazza (00.50.20), ne rimane ai piedi Eleonora Bonanni (00.50.30).
Secondo Bancario al traguardo, neanche a dirlo, Claudio Leoncini, in 00.51.32, incredibilmente, con un 58° assoluto, solo 9° di categoria, seguito (si fa per dire) dallo statuario Dorin Sirghi in 00.57.46 e da Ivan Callian in 00.59.54.
Quando ormai lo 00 diventa 01 arriva il sottoscritto e dopo poco Paolo De Sanctis in 1.02.58, Gregorio Nanni in 1.03.44 e Alfonso Bonassisa in 1.06.18
In 1.06.25 arriva Paolo Galasso, soddisfatto come solo chi rientra dopo un problema fisico può esserlo.
A seguire Alfredo Ferraldeschi in 1.08.08, Francesco Elviretti in 1.09.01 e Giuseppe Zaghini 1.09.30.
Anche il 1.09.30 (ma con un RT più alto) Massimone Maurizi, ormai principalmente triatleta.
La prima delle nostre ragazze è Michelle Karen Blood in 1.09.38, divisa dalla seconda da Davide Micheletti (1.11.28 per lui) e da un paio di minuti; Lucia Chinni in 1.11.44 conquista un ottimo 7° di categoria.
Quasi appaiati arrivano Alessandro Alessandroni (1.14.45) e Stefano Bissattini (1.14.46).
Chiudono le fila Massimo Caria in 1.17.01 e Matilde Masini, terza delle girls, in 1.19.16.
Non me ne vogliano gli interessati se ho citato gli OT, ma la classifica è in base a questi …
Purtroppo di società siamo lontani dal podio, non avendo raggiunto né il numero necessario per andare a premio né il minimo premiabile (20 al traguardo). Finiamo al 12° posto, lontani da Podistica Solidarietà che vince con 72 atleti.
Fa riflettere il terzo posto dei 60 atleti con Runcard.
Chiudo con un consiglio: il prossimo anno fateci un pensierino; week end di fine estate sulle spiagge di Sabaudia e Circeo Trail 2019, se non altro per giustificare la cena a base di pesce in uno degli ottimi casotti sul lungomare.
LEONARDO CHERUBINI
